Pneumatici da buttare? C’è chi riesce a realizzare un pavimento per non vedenti

Ci sono le “signorine” che li bruciano al lato delle strade per segnalare il posto di lavoro, c’è chi li smaltisce correttamente e chi meno. Prima o poi però gli pneumatici finiscono il battistrada e vanno cambiati. Cosa fare con quelli vecchi? Alla Salvadori, una società con sede a Rovereto dentro il Polo Tecnologico di Trentino Sviluppo, si progettano e realizzano macchine che dalle vecchie gomme fanno i granulati per i campi da calcio in erba sintetica, gli isolanti acustici per l’edilizia e persino alle cinture per capi di abbigliamento.

Dei 7 milioni di euro di fatturato annuo dell’azienda, oltre 4 milioni provengono infatti dal mondo del riciclo di pneumatici e del design di prodotto. Settore nel quale Salvadori esporta il 97 per cento dei propri prodotti. Tra i clienti anche ditte in Brasile, Venezuela, Russia, Egitto, Quatar, Emirati Arabi, Australia, Tunisia e Israele. Vengono richiesti granulati per i campi di calcio con fondo sintetico, pavimentazioni antitrauma per i parchi gioco, supporti per la segnaletica stradale, guaine fonoassorbenti per l’edilizia, pavimenti in gomma per le industrie ma anche pavimenti braille per non vedenti. E ancora pavimenti morbidi e facili da pulire per le stalle in zootecnia e ambienti equestri, rivestimenti per i trailer che trasportano animali, scaglie per consentire il giusto attrito al trotto dei cavalli nelle giostre e contribuire ad evitare infortuni durante la corsa. Il settore è in crescita, pneumatici da smaltire non mancano. “Ma spesso”, spiega Juri Salvadori all’Ansa, “molte aziende ci chiedono impianti e macchinari per produrre oggetti che già esistono e questo è poco funzionale, perché poi faticano a posizionarsi sul mercato. Occorre osare, pensare cose nuove in funzione delle proprietà e dell’originalità di questo materiale. È qui che servono i designer: bisogna avere il coraggio di dare spazio alla fantasia”.