Le auto si cambiano sempre più tardi e sulle strade circolano vetture sempre più vecchie. Oggi l’età media è di 9,5 anni e le auto con più di 14 anni sono il 28,4 per cento del parco circolante (quasi 10 milioni). In Europa l’età media è di 8 anni e mezzo. Ma il risparmio forzato degli italiani si trasforma in un costo: con le auto più vecchie sulle strade si inquina e si consuma più carburante. I costi di manutenzione aumentano e la sicurezza diminuisce.
Secondo il rapporto del Censis “Gli italiani e l’auto: un rapporto da rilanciare su nuove basi”, realizzato con il contributo dell’Unrae, con un parco auto di due anni inferiore all’attuale, paragonabile quindi a quello che c’era in Italia nel 2007 e c’è attualmente nei Paese europei più evoluti, nel 2013 gli italiani avrebbero speso 5,3 miliardi in meno di carburante.
Sulle strade ci sono quasi dieci milioni di auto Euro 0, Euro 1 ed Euro 2. Un’auto di queste categorie inquina come due vetture Euro 5. Queste auto inquinanti emettono ogni anno circa
22,5 milioni di tonnellate di CO2 e se venissero sostituite, spiega il Censis, le emissioni si ridurrebbero di 12,2 milioni di tonnellate, con un serio contributo al raggiungimento degli obiettivi europei di contenimento delle emissioni al 2020. Inoltre la loro sostituzione determinerebbe una riduzione della mortalità per incidenti stradali del 7,8 per cento circa. Infine, se i circa 1,4 milioni di nuove vetture a benzina di cui la crisi ha impedito la vendita negli ultimi 5 anni avesse comportato la sostituzione di un numero analogo di vetture Euro 0, 1 e 2, secondo il Censis si sarebbe evitata l’emissione di circa 18.500 tonnellate di monossido di carbonio (l’8,2 per cento del parco a benzina). Per leggere il rapporto del Censis clicca qui.