Confusione con la segnaletica stradale, rimosse le insegne di un compro oro

A Monza sono state rimosse le insegne di un compro oro. Il motivo? Contrastano con quanto previsto dal Codice della strada, perché avrebbero “ingenerato confusione con la segnaletica stradale”. Il Comune era intervenuto dopo un accertamento del Nucleo vigilanza ambientale della polizia locale. Al titolare era stato redatto un verbale con l’imposizione di rimuovere a sue spese le insegne contestate. “Cosa che”, riferiscono dagli uffici della polizia locale, “non è tuttavia avvenuta”.

Di qui la rimozione forzata da parte dei tecnici comunali: “Cui seguirà una richiesta di risarcimento delle spese sostenute, a carico del titolare dell’esercizio”. Una cifra al momento non quantificata. Il Codice della strada chiarisce infatti come lungo le strade o in vista di esse è vietato “collocare insegne, cartelli, manifesti, impianti di pubblicità o propaganda, segni orizzontali reclamistici, sorgenti luminose, visibili dai veicoli transitanti sulle strade, che per dimensioni, forma, colori, disegno e ubicazione possono ingenerare confusione con la segnaletica stradale, ovvero possono renderne difficile la comprensione o ridurne la visibilità o l’efficacia, ovvero arrecare disturbo visivo agli utenti della strada o distrarne l’attenzione con conseguente pericolo per la sicurezza della circolazione; in ogni caso, detti impianti non devono costituire ostacolo o, comunque, impedimento alla circolazione delle persone invalide”.