La legge di riforma della giustizia semplifica l’esecuzione di un pignoramento su un’auto, su una moto o uno scooter rispetto al passato. Si può in sostanza dare vita a un pignoramento preventivo. Tutto inizierà con la notifica, al debitore, attraverso l’ufficiale giudiziario del Tribunale, di un atto di pignoramento, con indicati gli estremi identificativi del mezzo. Con tale pignoramento, al debitore verrà intimato di consegnare il veicolo e i documenti di proprietà entro 15 giorni all’istituto vendite giudiziarie.
“Se alla scadenza dei 15 giorni il debitore non avrà consegnato il mezzo oggetto di pignoramento”, si legge sul portale www.laleggepertutti.it, “potrà intervenire la polizia, autorizzata a fermare, ovunque si trovi, il veicolo, a ritirare la carta di circolazione, i titoli e dei documenti relativi alla proprietà. Sarà poi la stessa polizia a consegnare il bene pignorato all’istituto vendite giudiziarie. Il creditore, nel frattempo, sarà tenuto a trascrivere l’atto di pignoramento nei pubblici registri (Pra) e, soprattutto, entro 30 giorni, dovrà incardinare il pignoramento presso il tribunale competente. Lo dovrà fare attraverso il deposito in cancelleria della cosiddetta nota di iscrizione a ruolo e copie dei documenti dell’esecuzione. Se il termine di 30 giorni non viene rispettato, il pignoramento decadrà e perderà efficacia”. Inoltre, spiega sempre laleggepertutti.it, sarà più facile per il creditore trovare gli eventuali mezzi intestati al debitore.