Il traffico veicolare rappresenta una delle cause di mortalità della fauna selvatica. Negli Stati Uniti muoiono per un incidente stradale un milione di vertebrati al giorno. In Europa vengono stimati dai 10 ai 100 milioni tra uccelli e mammiferi travolti ogni anno sulle strade. Secondo una nuova procedura di calcolo elaborata in Svezia, per ogni 10mila chilometri percorsi da un veicolo si produrrebbe l’uccisione di un uccello. In ciascuna provincia italiana si stimano oltre 15mila animali travolti ogni anno. Le specie maggiormente coinvolte sono il capriolo e il cinghiale, seguiti da daino, cervo, tasso istrice e volpe. Inoltre ci sono segnalazioni di incidenti anche con lupo, muflone, gatto selvatico, rapaci notturni e altre specie di uccelli.
In questo contesto è nato il progetto “Life Strade”, un sistema di prevenzione degli incidenti stradali con la fauna selvatica. Il progetto coinvolge la Regione Umbria, capofila, e le Regioni Toscana e Marche, le Province di Perugia, Terni, Siena, Grosseto e Pesaro-Urbino come partner associati. È stato avviato nel gennaio 2013 e si svolgerà fino al marzo 2017, con un investimento complessivo di circa 2 milioni di euro (per il 50 per cento finanziati dal programma Life+ della Commissione Europea). La Regione Umbria partecipa economicamente al programma con un importo complessivo di 60mila euro (15mila euro all’anno per quattro anni). Dopo un periodo di monitoraggio sono stati installati quattro dispositivi in fase di test di cui tre in Umbria, sulla Flaminia a Costacciaro e Fossato di Vico, e lungo la Maremmana a Castelgiorgio, il quarto in Toscana, a Grosseto. I dissuasori sono muniti di sensori a infrarosso, segnali luminosi per avvertire gli automobilisti della presenza di un animale e prevedono l’attivazione di dissuasori acustici (l’abbaiare dei cani o l’ululato dei lupi) per allontanare gli animali nel caso in cui l’automobilista non rallenti la velocità. Clicca qui per vedere come funzionano i dissuasori.