Dagli annunci alla realtà la strada è lunga. E soprattutto costosa. Se in teoria un’auto consuma poco, spesso e volentieri la “prova benzinaio” dice tutt’altro. Secondo uno studio dell’International Council on Clean Transportation (ICCT) riportato dalla stampa tedesca, le auto nuove messe sul mercato nel 2013 consumano in media il 38 per cento in più di quanto dichiarato dai costruttori. Una differenza (nel 2001 era dell’8 per cento) che pesa tantissimo sulle tasche degli automobilisti. Ma quali sono le vetture che, secondo lo studio tedesco, dichiarano un consumo e poi ne hanno uno completamente diverso?
La differenza maggiore è stata riscontrata su tre modelli di tre case automobilistiche tedesche: Audi, con una discrepanza del 50 per cento tra consumi reali e dichiarati per l’A6, Mercedes (45 per cento) per la nuova classe E e Bmw (40 per cento) per la serie 5. Come spiega lo studio, la differenza tra consumi reali e dichiarati è andata in crescendo dall’introduzione, nel 2007, della normativa europea che limita le emissioni e, dal 2009, dalla tassa di circolazione introdotta in Germania e legata anche ai consumi. La differenza, secondo gli esperti, pesa su chi compra le auto per migliaia di euro l’anno, che bisogna sborsare in più rispetto alla spesa teorica. Non solo: i minori introiti sulla tassa di circolazione rappresentano un danno per la collettività. Intanto, sempre in Germania, l’associazione per la difesa dell’ambiente (Duh) ha puntato il dito contro le autorità nazionali, che secondo loro non controllano le indicazioni dei produttori, a differenza di quello che avviene in altri Paesi come gli Stati Uniti. ”Negli Usa discrepanze già del 5 per cento comportano per i produttori multe e correzioni dei dati ufficiali”, ha spiegato Juergen Resch, segretario generale del Duh. “In Germania invece anche una differenza del 50 per cento non produce verifiche. Quindi Audi, Mercedes e Bmw, con i loro modelli di punta, restano al momento i campioni europei nell’ingannare i propri clienti sul consumo reale e, di conseguenza, sulle emissioni di gas”.