“Il confronto avviato prima della pausa estiva deve essere ripreso, poiché credo che il dialogo sia l’unica strada percorribile per impostare insieme ogni ragionamento sul futuro del nostro settore”. Con queste parole Thomas Baumgartner, presidente di Anita, ha commentato la sentenza con la quale la Corte di giustizia dell’Unione europea ha giudicato i costi minimi per la sicurezza nell’autotrasporto merci non compatibili con le norme comunitarie sulla concorrenza. “Prendiamo atto della sentenza, che certamente apre un nuovo capitolo nei rapporti commerciali fra le imprese, ma che al tempo stesso non risolve i problemi che avevano dato origine ai costi minimi”, ha commentato Thomas Baumgartner, sottolineando come Anita avesse “manifestato da tempo tutte le proprie perplessità sulla reale efficacia dell’impianto normativo sui costi minimi, ritenendolo uno strumento inadeguato e incapace di portare il settore a superare le proprie contraddizioni, ma soprattutto non idoneo alla qualificazione dell’autotrasporto. Anita ha sempre mirato alla crescita del settore puntando su regolarità, professionalità, qualificazione delle imprese, e a mettere anche gli operatori più deboli nelle condizioni di poter sostenere le dinamiche del mercato, sempre più complesse”, ha concluso il numero uno di Anita, “per raggiungere tutto questo siamo pronti a riprendere il dialogo”.