La patente a punti allarga i propri confini. Anche i minorenni, infatti, potranno essere sanzionati con la decurtazione dei punti, con il ritiro, la sospensione o la revoca della patente. Il testo unico della legge delega sulla riforma del Codice della strada approvato dalla Commissione Trasporti della Camera e che in autunno dovrebbe approdare in Aula, infatti, prevede la patente a punti anche per i minorenni. La novità coinvolge tutti i minorenni alla guida di ciclomotori non superiori a 50 cc, dei quadricicli leggeri, le cosiddette “minicar”, e di moto e scooter fino a 150 cc.
Il nuovo Codice della strada prevede anche regole più rigide per i conducenti con più di 80 anni, che dovranno guidare vetture a potenza limitata. Inoltre, il Ministero della Salute dovrà adottare ”linee guida cogenti in relazione alle attività di accertamento dei requisiti psicofisici per il conseguimento ed il rinnovo della patente” destinate alle commissioni mediche locali e ai medici monocratici (quelli in quiescenza sono esclusi). Il nuovo Codice della strada stabilisce che il rinnovo di validità della patente degli over 80 ”abbia la durata di un anno”, ma se non si sottoporranno al rinnovo annuale ”la patente è rinnovata ogni due anni e abilita alla guida di ciclomotori a tre ruote e quadricicli leggeri”.
Meno vincoli, invece, per i neopatentati. Nel primo anno potranno infatti guidare auto che eccedono gli attuali 55 kW/tonnellata se hanno a fianco ”una persona di età non superiore a 65 anni”. L’obbligo di guidare una vettura a potenza limitata, si legge nel testo, potrà avere ”una durata non superiore a sei mesi quando il conducente neopatentato, nel medesimo intervallo di tempo, non si sia reso responsabile di violazione da cui derivi decurtazione di punteggio”.