Sistri, ovvero SIamo STanchi RIpartiamo da zero. È questo lo slogan scelto da Fai Conftrasporto per sferrare l’ attacco decisivo al sistema di monitoraggio dei rifiuti pericolosi che, denuncia l’associazione in un messaggio a tutta pagina affidato al quotidiano Il Giornale in edicola giovedì 24 luglio, “è una vergogna tutta italiana che dura da 4 anni, costato centinaia di milioni di euro a migliaia di imprese, mai entrato in funzione e al centro di indagini giudiziarie”. Un attacco che più frontale non si potrebbe, quello dell’associazione l’associazione che più di ogni altra si è battuta per denunciare questa incredibile vicenda, sferrato dopo che lo stesso ministero dell’Ambiente ha confermato le violazioni e illegittimità nell’affidamento dell’appalto per la progettazione e realizzazione del Sistri a Selex. Violazioni e illegittimità, riscontrate dai responsabili dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici e sottolineate, durante l’audizione alla VIII Commissione Ambiente della Camera, dallo stesso ministro per l’Ambiente Gian Luca Galletti, che secondo Fai Conftrasporto non rendono più in alcun modo ammissibile che il progetto Sistri sia tenuto in vita così come strutturato. Per questo la principale associazione di categoria del Paese, alla quale già moltissime imprese si sono rivolte per avere un’assistenza legale e recuperare i danni economici subiti, ottenendo peraltro una prima importantissima condanna nei confronti del ministero dell’Ambiente, ha invitato espressamente il Governo a cancellare una volta per tutte questa “vergognosa pagina della storia italiana, per progettare da zero, con l’aiuto, sempre a costo zero, di veri esperti, un sistema che assicuri la tracciabilità dei rifiuti pericolosi per tutti i mezzi di trasporto, esteri compresi, a costi sostenibili dalle imprese e tramite software che siano interfacciabili con qualsiasi sistema già montato nelle diverse cabine di guida”. Fai Conftrasporto ha inoltre attivato un sondaggio sul proprio sito, invitando gli imprenditori a dire se vogliono un sistema davvero in grado di combattere le ecomafie dicendo sì all’abrogazione del Sistri, destinato a entrare di diritto nell’elenco dei grandi sprechi di questo Paese. Per partecipare al sondaggio basta cliccare www.conftrasporto.it