La Sirenetta dei camion “sorpassa” ogni giorno un mare di code, ostacoli, pericoli…

Antonella_galloNelle sale cinematografiche la Sirenetta è stata  per tutti Ariel, la  giovane principessa con la coda di pesce  insoddisfatta della vita sott’acqua e desiderosa di scoprire il mondo umano. Sul piccolo schermo (quello de La 7), ma anche sulle strade e autostrade d’Italia, la Sirenetta è invece il tir guidato da una camionista che sembra esattamente l’opposto del personaggio che ha scelto di dipingere sul suo camion: una donna per nulla interessata a conoscere il mondo umano, felice soprattutto quando riesce a “rintanarsi”, da sola, nella cabina del suo tir, quasi fosse un’inespugnabile grotta in fondo al mare. La Sirenetta dei camion si chiama Antonella Gallo, siciliana ma di origini calabresi, 40 anni di cui gli ultimi 13 vissuti al volante di uno dei camion dell’impresa di autotrasporti che guida e che ha 15 dipendenti. È stata lei, già protagonista in passato di intervistate su Vanity Fair e in tv nel programma  Alle Falde del Kilimangiaro, la nuova compagna di viaggio di Marco Berry nella trasmissione Inarrestabili, programma coprodotto da Fai Service per far viaggiare milioni di italiani nella vita e nella professione degli autotrasportatori. Una puntata, quella con la Sirenetta, che ha portato Marco Berry e Antonella Gallo (“malata” per i camion fin da piccola, da quanto, a 13 anni, aveva preso di nascosto il camioncino del papà percorrendo 70 chilometri prime d’essere fermata dai carabinieri) dalla Sicilia alla Calabria, svelando ai telespettatori il mondo del trasporto intermodale, con la “gomma” che viaggia sul mare, con i tir caricati sui traghetti. Un mondo che da anni viene proposto come una possibile alternativa al traffico e all’inquinamento su strada, se non fosse per le ore d’attesa nei porti, per l’inadeguatezza delle strutture, ostacoli puntualmente  incontrati lungo il viaggio degli Inarrestabili. Come nel porto di Messina, dove il tir della Sirenetta  è stato costretto a passare attraverso un passaggio strettissimo e dove sembrava rischiare d’incastrarsi da un momento all’altro.  Ma anche un viaggio che ha mostrato tutti gli acciacchi di un’autostrada, la Salerno Reggio Calabria, dove i lavori in corso sono una storia infinita… Luci e soprattutto ombre delle infrastrutture del nostro Paese che rappresentano la vita quotidiana di una donna camionista  dalla punta dei piedi (calzati con tacchi vertiginosi che non le impediscono di guidare), che vivrebbe sette giorni su sette in cabina,  disposta a rinunciare alle vacanze ma per nessuna ragione al mondo a un raduno di tir (dove una fan la segue con suo camioncino in miniatura, perfetta riproduzione della Sirenetta); disposta ad affrontare i pericoli di questa professione da uomini veri,  come quelli affrontati nei bagni di un autogrill dove è sfuggita a un tentativo di violenza sessuale. Capace di superare  da sola i momenti di dolore, come quelli che l’hanno portata in ospedale dopo essere stata travolta da un carico di bancali e che l’hanno vista rimettersi al volante, nonostante i dolori fortissimi al bacino e al torace, e portare a termine la sua consegna, senza chiedere aiuto a nessuno. Una camionista tosta, pronta ad affrontare ogni giorno anche  i rischi di una professione che, in caso di ritardo e contrattempi, può far svanire ogni guadagno lasciando solo le spese. Altissime, come i 2400 euro che può costare un tir per una giornata “spesa” viaggiando dalla Sicilia al continente, fra costi di gasolio, autostrada, traghetto… Ma come per la Sirenetta del grande schermo, anche questa storia, dopo mille peripezie,  sembra destinata ad avere sempre un lieto fine.