Il committente non paga i costi minimi per il trasporto: ora dovrà versare 70mila euro

“Sulle vertenze in corso per il riconoscimento del diritto delle imprese di autotrasporto a farsi pagare almeno i costi sostenuti, l’atteggiamento dei giudici è tutt’altro che univoco: c’è chi aspetta la sentenza della Corte di giustizia europea, quasi  esistesse una specie di sospensione di fatto della legge italiana in attesa di tale giudizio e c’è chi, pur di non prendersi la responsabilità di decidere, dà spazio a tutte le più assurde e strampalate teorie degli avvocati assoldati da chi quei costi li dovrebbe pagare. Ma, fortunatamente, c’è anche chi si assume la responsabilità di decidere e lo fa nel pieno rispetto di una legge italiana tutt’ora vigente”.Con queste parole il vice presidente dell’Albo autotrasportatori e segretario generale della Fiap, di Silvio Faggi, ha commentato la decisione con la quale il tribunale di Lecce che ha emesso un decreto provvisoriamente esecutivo, per un importo di oltre 70mila euro,  in favore di un vettore al quale erano state applicate tariffe ben al di sotto dei costi minimi. Silvio Faggi ha anche voluto ringraziare pubblicamente l’avvocato Maria Giovanna Rizzi, collaboratrice di Fiap, ” per la determinazione con cui ha saputo condurre la vicenda nonostante il clima di disarmo unilaterale che si respira nel Paese in attesa che qualche burocrate da Bruxelles ci dica se siamo o meno ancora legittimati ad applicare leggi liberamente approvate dal Parlamento italiano o se, viceversa, anche questo pezzo di sovranità nazionale è stato ceduto”.