Trattate gli aeroporti come i porti. Confetra: “Puntare su pochi hub strategici”

Adottare anche per gli aeroporti la stessa impostazione scelta per la riforma dei porti, con pochi hub logistici strategici per poter concentrare su di essi le risorse e gli investimenti infrastrutturali. È questa la richiesta che Confetra ha fatto al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, con l’invito a non utilizzare “due pesi e due misure”. 

“Mentre per i porti la proposta del ministro è coerente con gli orientamenti Ue sulle reti Ten-T”, spiega Nereo Marcucci, presidente della Confederazione dei trasporti e della logistica (Confetra), “la bozza di piano Aeroporti sembra più la fotografia dell’attuale polverizzazione del sistema aeroportuale che non un progetto di rilancio strategico del settore”. Per quanto riguarda in particolare il traffico merci, “occorrerebbe puntare su due, massimo tre aeroporti come del resto ci dimostrano le statistiche della movimentazione merci degli aeroporti italiani”, continua Marcucci, “inoltre solo la concentrazione del traffico passeggeri con quello merci riesce a garantire frequenza dei voli e pluralità delle destinazioni indispensabili per il successo dello scalo nel traffico cargo”.