Aumenti sulle autostrade del Nord Italia, la Lega farà lo sciopero del pedaggio

I maxi-rincari dei pedaggi autostradali, che hanno colpito sensibilmente anche la A9 Como-Milano e la A8 Varese-Milano, scatenano una battaglia politica con le Province di Como e Varese in trincea. L’asse leghista tra il commissario comasco, Leonardo Carioni, e il presidente varesino, Dario Galli, produrrà entro la prossima settimana un ricorso al Tar contro gli aumenti. Il documento è in fase di affinamento. La Como-Milano ha stabilito un record nazionale, con l’11,5 per cento in più applicato dall’inizio dell’anno rispetto a una media del 3,9 per cento (per percorrere i 30 chilometri della A9 si pagano 3,90 euro). Peraltro, proprio il fine settimana in arrivo si annuncia decisamente movimentato sulla A9.

Al casello di Fino Mornasco – ultima uscita prima di Como Sud in direzione Svizzera, e decisamente più conveniente  della barriera successiva grazie al pedaggio di soli 70 centesimi contro i 2,20 dovuti pochi chilometri più avanti – la Lega Nord e alcuni comitati civici protesteranno lanceranno la “disobbedienza” contro il “furto” dei rincari. “Io non pagherò il casello e, con me, lo faranno altri cittadini”, ha annunciato in una nota il segretario del Carroccio, Matteo Salvini. “I lombardi pagano tre volte di più di tutti gli altri. Cito un esempio su tutti: la Milano-Como, 30 chilometri di strada che costano ai cittadini quasi 8 euro per andata e ritorno”. Inevitabile il paragone dell’esponente leghista con la realtà dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. “I comaschi pagano per sovvenzionare l’eterna incompiuta”, ha aggiunto Salvini. “Dal 1964 a oggi abbiamo speso per quella strada 7 miliardi di euro e per concluderla mancano ancora 58 chilometri che costeranno altri 3 miliardi”.