Un’iniziativa ottima nelle intenzioni, ma che rischia di diventare pessima se analizzata nella sua reale fattibilità. È questo, in sintesi, il giudizio che il presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggé ha dato in merito alla possibilità, annunciata dal ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ai microfoni di Radio 24, di introdurre un sistema di abbonamenti sul sistema autostradale per favorire pendolari della strada e autotrasportatori, con l’obiettivo di ridurre i costi del 20 per cento. “L’intenzione annunciata dal ministro Lupi, se correttamente riportata, non può che essere accolta positivamente dagli operatori dell’autotrasporto”, ha commentato Paolo Uggè. “Occorrebbe tuttavia sapere, onde evitare l’insorgere di aspettative che quando vengono deluse sono portatrici di guai, chi sosterrà il costo di un’inziativa che, a un primo sommario calcolo, vale almeno 20 miliardi di euro, e questo solamente per l’autotrasporto, con la prospettiva, aggiungendo anche coloro che utilizzano per la loro attivita’ l’autovettura, di raggiungere cifre astronomiche. Le società concessionarie? Non credo proprio. Forse le casse, già di per se semivuote, dello Stato? Credo valga la pena ricordare che solo per quanto riguarda il numero di automezzi adibiti al trasporto merci, fra tir e furgoni, il numero degli interessati ad applicare la norma sugli abbonamenti sarebbe di oltre 6 milioni di veicoli, e che a questi occorrerebbe aggiungere tutti i veicoli esteri comunitari. Mezzi stranieri che una stima plausibile indicherebbe intorno ai due milioni e che non potrebbero essere esclusi dall’opportunità di abbonarsi, a meno che non si voglia incorrere in procedure di infrazione comunitaria. E’ in vigore in materia, infatti una apposita direttiva”.