Natale senza regali nei negozi? Se i Tir sciopereranno potrebbe succedere…

Si fa sempre più concreto il pericolo di un fermo nazionale dell’autotrasporto che potrebbe essere indetto alla vigilia di Natale paralizzando il Paese in uno dei periodi più “caldi” dell’anno, con milioni di merci in viaggio verso i negozi per essere acquistate e regalate per le festività. Al termine di un nuovo incontro  tra i rappresentanti delle associazioni di categoria e il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Rocco Girlanda, i responsabili di Unatras, l’unione delle associazioni degli autotrasportatori, hanno infatti diffuso un comunicato stampa in cui sottolineano come “nel riscontrare  l’assoluta assenza di atti concreti rispetto agli impegni presi, in particolare sul tema accise,  l’unione abbia deciso di convocare il proprio esecutivo con all’ordine del giorno la valutazione degli incontri avuti con il ministero dei Trasporti e l’eventuale proclamazione del fermo nazionale della categoria prima di Natale”. L’incontro con il sottosegratario Girlanda, denunciano i rappresentanti degli autotrasportatori, non solo non ha portato nessun elemento concreto di novità  rispetto alle precedenti riunioni, ma  anzi ha permesso di scoprire che sono stati rigettati gli emendamenti alla legge di Stabilità presentati per assegnare all’Albo ruoli e funzioni che possano arginare la competizione sleale e garantire la rappresentatività della categoria”. Di fronte al fatto che non è stata fornita  “alcuna certezza  per quanto riguarda l’abrogazione della norma che introduce il taglio dei rimborsi delle accise per l’autotrasporto di merci e persone, tema centrale di tutti gli incontri e premesso che  il sottosegretario si è limitato a ‘confidare nell’impegno del ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Maurizio  Lupi per ripristinare questa agevolazione nel pieno delle sue originarie previsioni”, hanno concluso i responsabili di Unatras, “il mondo dell’autotrasporto non ha potuto che convocare urgentemente  l’esecutivo di Unatras per  il 14 novembre per ‘valutare eventuali ed auspicati elementi di concretezza rispetto a quanto emerso sino a oggi”. In assenza dei quali la paralisi natalizia del trasporto appare ben più che una semplice minaccia.