In Russia è stata introdotta un anno fa la cosiddetta “tassa sul riciclo” delle vetture importate. Dopo mesi di negoziati senza frutto l’Ue ha deciso di contestare davanti al Wto (l’Organizzazione mondiale del commercio) la tassa. Secondo Bruxelles, la tassa sulle auto importate penalizza seriamente le vendite europee in Russia, con un costo annuale di 10 miliardi di euro l’anno. La Russia ha respinto a Ginevra la richiesta dell’Ue di istituire un panel di esperti dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) per dirimere la disputa nella disputa sulle tariffe doganali che Mosca applica alle automobili importate.
In base alle regole del Wto, la Russia non potrà comunque respingere una seconda richiesta. La prossima riunione dell’organo chiamato a regolare i contenziosi in seno al Wto è prevista per il 25 novembre. Mosca ha da parte sua deciso di presentare ricorso presso l’Organizzazione mondiale del Commercio contro le tariffe doganali che l’Ue impone su alcuni prodotti importati dalla Russia. “Lanceremo la procedura a novembre”, ha annunciato il vice-ministro russo dell’Economia, Aleksei Likhachev. La Russia contesta a Bruxelles l’applicazione di tariffe doganali eccessive, in particolare nel settore della metallurgia e dei fertilizzanti.