Limite a 30 all’ora per le strade piene di buche: “Non ci sono soldi per ripararle”

Strade piene di buche che costringono i motociclisti a pericolosi zigzag e automobilisti e camionisti a fastidiosi sobbalzi sul sedile. Un panorama comune a diverse infrastrutture italiane. Sarebbero da sistemare ma, in molti casi, mancano i soldi. Così le varie amministrazioni corrono ai ripari cercando soluzioni alternative. Come a Perugia, dove spending review, patti di stabilità, mancati trasferimenti statali di risorse hanno messo a dura prova il bilancio della Provincia. Così il presidente, Marco Vinicio Guasticchi, ha pensato di risolvere il problema abbassando a 30 chilometri orari il limite di velocità di molte strade. Continua a leggere



Voli aerei, estate senza guai? “Con meno passeggeri non ci saranno problemi”

“Non ci dovrebbero essere problemi per il trasporto aereo nei picchi di spostamenti estivi perché ci sarà un calo dei passeggeri quindi meno tensione sul sistema, anche se preferiremmo averne di più”. Lo ha detto il commissario straordinario dell’Enac, Vito Riggio. Oltre al calo di passeggeri il sistema è sotto controllo perché, ha spiegato Riggio, “abbiamo già sperimentato i picchi e siamo rodati”. Se l’anno scorso infatti ci sono state problematiche relative alla crisi di Windjet per quest’anno, sottolinea Riggio, “abbiamo fatto con Enav procedure per gestire eventuali emergenze ma ci auguriamo che continui ad andare tutto bene”. Continua a leggere



Quanto costa l’autostrada? In Svizzera saranno gli automobilisti a deciderlo

Andare sulle autostrade svizzere è stato gratuito fino alla fine del secolo scorso. Poi è stata introdotta una “vignetta”, come succede in altre nazioni: Si pagano 40 franchi (circa 30 euro) all’anno per un adesivo da posizionare sul parabrezza. Ora c’è chi propone di elevare la cifra fino a 100 franchi all’anno (circa 75 euro) e sapete cosa ha deciso il governo elvetico? Ebbene saranno gli stessi cittadini svizzeri a decidere l’importo tra i 40 e i 100 franchi. Per il prossimo 24 novembre, infatti, è stato fissato il referendum in cui la popolazione elvetica dovrà dire la sua rispetto all’aumento deciso dalle Camere rossocrociate qualche mese fa e che dovrebbe scattare nel 2015. Continua a leggere