Il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Maurizio Lupi ha voluto far conoscere con chiarezza le priorità e gli interventi che intende portare avanti nel settore dei trasporti e della logistica depositando presso le commissioni parlamentari competenti un documento articolato nel quale si sottolinea l’unitarietà tra strategia infrastrutturale e trasportistica. Una strada più che condivisibile, in quanto riconduce correttamente il valore delle infrastrutture alla qualità dei servizi di trasporto che attraverso di esse sono forniti.
E proprio questo è stato, d’altra parte, uno dei principali temi affrontati nel recente convegno di Confcommercio – Imprese per l’Italia dal titolo “Trasporti al passo, economia ferma”. Positivo in particolare risulta il metodo con il quale, nel documento consegnato alle commissioni, si chiarisce come il dicastero intenderà perseguire i suoi obiettivi: attraverso ascolto, dialogo, collegialità, realismo, assunzione di responsabilità e decisione. E assolutamente condivisibili appaiono la nuova centralità assegnata ai nodi delle reti di trasporto, a cominciare da quelli urbani; l’importanza strategica assegnata alla filiera portuale e logistica; la volontà di far approvare la legge sui porti e di rilanciare le Autostrade del mare; l’attenzione per la nautica da diporto, preziosa risorsa per la fruizione turistica dei territori; la volontà di completare il processo di liberalizzazione ferroviaria, di riformare il trasporto pubblico locale e di liberalizzare il noleggio auto con conducente. Per quanto riguarda l’autotrasporto merci è importante la riaffermazione della volontà a voler trovare una soluzione condivisa sul rispetto delle regole che determinano sicurezza per i cittadini. Il mondo dell’autotrasporto coglie positivamente l’invito al confronto, del resto mai rifiutato in passato, neppure quando era stata eliminata la Consulta dell’autotrasporto. Errore che, forse, il ministro Lupi non avrebbe commesso. È un documento importante, quello redatto dal ministero, che, pone al di sopra di tutto il rispetto della vita umana e dell’uomo, in piena sintonia con la politica di Conftrasporto, e che fissa obiettivi chiari, concreti. Per raggiungerli ora occorre darsi una regola imprescindibile: che le leggi debbano essere rispettate da tutti e che il Governo faccia la propria parte.
Paolo Uggé