“È noto che le inaugurazioni paghino più delle manutenzioni e noi italiani siamo portati più alle prime che alle seconde, anche se queste salvano vite umane e incrementano la sicurezza. Ma quello che secondo Confcommercio necessita con urgenza è la messa in sicurezza della rete stradale, focalizzando gli interventi sulla viabilità, anche minore, dove effettivamente insistono le principali criticità”. A riaccendere i riflettori sul problema, sempre più evidente, di una rete stradale che fa sempre più acqua da tutte le parti è stato il vicepresidente di Confcommercio, Paolo Uggè, che intervenendo al convegno ” Trasporti al passo, economia ferma” organizzato dalla stessa Confcommercio ha sottolineato come occorra dare assoluta priorità, negli interventi di manutenzione, “alle aree urbane, dove si produce oltre il 70 per cento della ricchezza nazionale, ma anche dove si registrano i 4/5 della mobilità, della congestione e dell’inquinamento. Secondo il vicepresidente di Confcommercio “occorre puntare sui nodi infrastrutturali che integrano la viabilità primaria con quella secondaria”, ma anche, “rilanciare l’idea di un grande Patto per la mobilità urbana, che riunisca i diversi stakeholder, ovvero i portatori d’interesse, coloro senza il cui apporto un’impresa non è in grado di sopravvivere, in un programma organico di intervento, a sostegno dell’efficacia, dell’efficienza e della sostenibilità della mobilità delle città italiane. Un rilancio dei Piani urbani della mobilità, Legge quadro sui parcheggi, integrazione dei servizi concorrenza nel Trasporto pubblico locale; riforma del servizio di noleggio auto con conducente, innovazione ed efficientamento della logistica urbana: questi sono i giusti ingredienti per risolvere i problemi della mobilità prima che si traducano in inquinamento urbano. Non certo i filtri antiparticolato o i divieti di circolazione risolvono il problema”.