Risparmiare 1.000 euro l’anno? Ecco la ricetta Aci su accise, assicurazioni e bollo

Dieci proposte che permetterebbero ai 34 milioni di automobilisti che ci sono in Italia di risparmiare 26,8 miliardi. Sono quelle che ha illustrato l’Aci rivolgendosi al nuovo parlamento e al futuro governo ricordando l’enorme peso elettorale che potrebbero avere gli automobilisti. Misure, spiega l’Aci, “con un impatto nullo sul bilancio dello Stato” che garantirebbero a 25 milioni di famiglie (con in media 1,5 auto) di ridurre la spesa annuale per la macchina da 3.500 a 2.800 euro (il 20 per cento). Cifra che arriverebbe a oltre 1.000 euro con gli 850 euro di risparmi per i 200mila intestatari di veicoli con oltre 185 kw di potenza se fosse eliminato il superbollo.

Ed è proprio “la grande mole di imposte sulla mobilità che fa sborsare alle famiglie più di 60 miliardi di euro ogni anno”, il primo punto su cui secondo l’Aci (clicca qui per tutti i dettagli) bisogna mettere mano. In primo luogo intervenendo sui carburanti, prima voce di spesa degli automobilisti con 1.640 euro all’anno e su cui grava un fardello di accise e Iva che frutta all’Erario oltre 32,5 miliardi di euro. L’Aci chiede quindi la rimodulazione delle accise sui carburanti e un sistema di sterilizzazione dell’Iva per compensare i rialzi del petrolio. La seconda voce di spesa degli automobilisti (740 euro all’anno) è l’assicurazione, con polizze cresciute del 150 per cento dal 1990 e tasse passate da 700 milioni a oltre 4 miliardi di euro. L’Aci chiede l’approvazione del suo progetto di riforma Rc auto già presentato al Governo Monti, che permetterebbe una riduzione del costo delle polizze fino al 40 per cento, contrastando il fenomeno delle frodi. Tra le 10 proposte, spicca anche la destinazione del 50 per cento dei proventi delle multe, come stabilisce la legge, alla sicurezza stradale, escludendoli dal Patto di stabilità perché non destinati a spese correnti delle Amministrazioni. L’abolizione del superbollo, che ha fatto incassare allo Stato il 20 per cento in meno delle attese, e la riforma del bollo auto, da calcolare in base alle emissioni di Co2. Inoltre l’Aci chiede la sostituzione del Codice della Strada con un Codice dei Conducenti con 50 articoli chiari sui comportamenti, rimandando a un regolamento le disposizioni tecniche sui veicoli e le infrastrutture stradali. E ribadisce la necessità di una patente “a livelli” per le auto più potenti, con l’obbligo per i neopatentati di un corso di guida sicura e di un esame pratico. Lo stesso obbligo lo chiede per il recupero dei punti patente in caso di infrazioni gravi o sinistri mortali. Sul fronte della mobilità l’Aci punta su un aumento del trasporto pubblico per poter rinunciare all’uso dell’auto in città; più infomobilità a livello locale; l’istituzione di una Cabina di regia della Mobilità per il territorio.