Benzina, il governo minimizza: “Aumenti inferiori alle quotazioni internazionali”

L’aumento del prezzo alla pompa della benzina in Italia “è stato nettamente inferiore all’aumento del prodotto sui mercati internazionali, consentendo di riassorbire in parte anche l’aumento delle accise per finanziare le spese di ricostruzione per il terremoto”. Lo afferma il ministero dello Sviluppo sottolineando che “l’attenzione posta in questi giorni sulle punte di prezzo registrate in alcune aree di servizio non rappresenta esaustivamente gli andamenti reali e rischia anzi di fornire un alibi per effetti imitativi”.

Il Ministero, si legge in una nota, procede al costante monitoraggio dei prezzi dei carburanti. “Con riferimento all’evoluzione dei prezzi da giugno – ultimo ribasso dopo le punte di aprile-maggio – a oggi si rileva un aumento delle quotazioni internazionali del prodotto raffinato di oltre il 22 per cento per la benzina e di quasi il 18 per cento per il gasolio, a fronte di un aumento del prezzo medio alla pompa in Italia di circa il 4 per cento sia per la benzina che per il gasolio”, precisa il dicastero. Quindi l’aumento del prezzo alla pompa nel nostro Paese “è stato nettamente inferiore all’aumento del prodotto sui mercati internazionali, consentendo di riassorbire in parte anche l’aumento delle accise” scattato prima di ferragosto. Via Veneto aggiunge anche che “da giugno ad oggi si è verificata una significativa riduzione, fino all’attuale azzeramento, del cosiddetto ‘stacco Italia’, ossia del differenziale tra prezzo al netto delle imposte in Italia e nella media dell’area euro. Come pure si osserva una riduzione del margine delle compagnie petrolifere, sceso a 10,6 centesimi al litro per la benzina e a 12 per il gasolio: si tratta di un livello che si colloca ben al di sotto del massimo toccato a maggio, prima dell’intervento di moral suasion del governo, e al di sotto anche del livello registrato in media negli anni passati, intorno ai 15 centesimi litro”. Questa riduzione del margine e dello ‘stacco Italia’ “è il frutto anche delle più accentuate dinamiche concorrenziali sollecitate dalle misure varate col decreto legge liberalizzazioni, che naturalmente dispiegheranno ancor più i loro effetti andando pienamente a regime nel prossimo futuro. Tali misure aiuteranno a sostenere i cittadini nell’utilizzare al meglio gli spazi concorrenziali che si aprono sul mercato”, conclude il ministero.