Si può essere i più bravi del mondo a cambiare un parabrezza danneggiato? Evidentemente sì e alla competizione che si svolge ogni due anni (l’ultima edizione è stata a Barcellona) ha preso parte anche un 26enne di Lodi, Alberto Susani, che è il riparatore migliore d’Italia, naturalmente. La gara è organizzata dal Gruppo Belron (presente in 33 nazioni con 1.900 centri di assistenza e proprietario della catena Carglass) fra i suoi migliori installatori, specializzati nella riparazione e nella sostituzione dei parabrezza, oltre che nel montaggio di vetri per le auto. Continua a leggere
Archivi giornalieri: 14 Giugno 2012
Troppo geloso, investe moglie e figlio con l’auto: arrestato un 55enne di Melfi
L’auto può diventare un’autentica e pericolosa arma. Un uomo di 55 anni è stato arrestato a Melfi, in provincia di Potenza, dai carabinieri poco dopo aver investito con la sua automobile la moglie e uno dei figli. Il giovane era andato ad aspettare la madre fuori dal luogo di lavoro proprio per proteggerla dalla ”continue violenze” del padre. L’investitore è ora accusato di tentato omicidio. Continua a leggere
“Controlli a tappeto sulle aziende: solo così si tutelano i trasportatori onesti”
“L’inchiesta delle Fiamme gialle della Spezia sull’azienda di autotrasporti Trusenti, accusata di aver emesso fatture false per decine di milioni di euro con lo scopo di ricevere enormi crediti fiscali e poter lavorare sottocosto creando concorrenza sleale, evidenzia alcuni aspetti semplicemente inquietanti. Primo fra tutti il fatto che in ben 11 anni di attività questa impresa di autotrasporto non ha evidentemente mai subito controlli; oppure, se li ha subiti, appare altrettanto evidente che sono stati fatti in maniera talmente inadeguata da non far emergere quanto stava accadendo. E questo conferma, una volta di più, la necessità di svolgere controlli approfonditi su tutta la filiera dell’autotrasporto, per impedire che pochi disonesti possano continuare a comportarsi tranquillamente da delinquenti mentre migliaia di autotrasportatori onesti sono costretti a licenziare i dipendenti o addirittura a chiudere l’impresa perché “strangolati” da chi lavora sottocosto”. Continua a leggere
Impresa di autotrasporti frodava il fisco per lavorare a prezzi stracciati
Una montagna di fatture false, emesse per ottenere enormi crediti fiscali e poter così proporre prezzi molto più bassi rispetto a quelli della concorrenza. Così Riccardo Trusendi, imprenditore spezzino di 67 anni, avrebbe costruito un vero e proprio impero dei trasporti e della logistica che dà da lavoro a circa 700 dipendenti sparsi per tutto il nord Italia. Un’accusa pesantissima quella formulata dagli agenti della Guardia di Finanza della Spezia che guardando con la lente d’ingrandimento i documenti dell’azienda hanno ricostruito una presunta truffa da decine di milioni di euro che ha portato all’arresto di sei persone e al sequestro preventivo di beni riconducibili al titolare dell’ azienda spezzina (un centinaio di motrici, rimorchi, auto e furgoni, ma anche terreni e immobili, tra i quali un appartamento a Venezia) per circa 13 milioni di euro. Continua a leggere
Le biciclette vanno anche contromano, rivoluzione viabilistica a Roma
Doppio senso per le biciclette nelle strade a senso unico per tutti gli altri mezzi, estensione massima delle zone a limite 30 chilometri orari, installazione di rastrelliere per le biciclette non più sui marciapiedi ma a bordo strada, al posto oggi normalmente destinato alle automobili. È una vera rivoluzione quella che sta per vivere il centro storico di Roma, dopo un accordo siglato tra il presidente del I municipio, Orlando Corsetti, e gli attivisti del movimento #salvaiciclisti, insieme a rappresentanti di Legambiente. Continua a leggere
Pericoli in moto, la rischiosa tentazione italiana di mandare sms ed e-mail
Mandare sms oppure e-mail con il telefonino mentre si guida. Un’abitudine rischiosissima che non coinvolge incredibilmente soltanto gli automobilisti, ma anche i motociclisti. Un occhio alla strada e uno allo schermo del telefono anche quando si è in moto. E in questa nuova “moda” che gli italiani si guadagnano il premio di “maggiori indisciplinati”. È stato stimato come l’uso del telefono cellulare mentre si guida faccia correre gli stessi rischi di quando ci si mette alla guida sotto l’effetto di droghe e alcol. Continua a leggere