Troppo costoso e burocraticamente complicato far volare direttamente dall’Italia alla Danimarca i tre elicotteri attrezzati dalla Rai per le riprese del Giro d’Italia. Meglio farli “volare” a soli 80 centimetri da terra, smontati e caricati su altrettanti Tir”. Così Fabrizio Rottoli, titolare con i fratelli Nerio e Tiziana dell’omonima azienda di autotrasporti di Bergamo, ha spiegato uno dei retroscena più curiosi del Giro d’Italia. Quello che ha visto appunto i tre elicotteri, percorrere 3.100 chilometri da Zanica (in provincia di Bergamo dove ha sede l’impresa di autotrasporto scelta per il delicatissimo trasporto) alla Danimarca, dove si sono svolte le tre tappe di prologo della la corsa rosa, fino a Verona, sede della prima “cronometro”…non via cielo , come sarebbe stato ovvio immaginare, ma via terra. “Sabato 28 aprile gli elicotteri sono atterrati nel piazzale della nostra sede di Zanica”, ha raccontato Fabrizio Rottoli ai giornalisti de L’Eco di Bergamo, “e una volta tolte le pale e caricati i velivoli, attrezzati per le riprese due con telecamere e con un ponte radio per permettere la trasmissione delle immagini, i nostri tre camion con rimorchio ribassato sono partiti per la Danimarca, destinazione Herning, sede delle prime tre tappe della 95ª edizione della corsa in rosa”. Al termine della terza tappa danese, gli elicotteri sono atterrati, sono stati nuovamente smontati delle eliche e con la gru caricati sui camion che sono ripartiti per l’Italia arrivando puntualissimi a Verona pronti a tornare a volare e riprendere le più importanti sequenze della 4ª tappa, la crono a squadre.