Ecco l’automobile pensata per i nonni, ci vede di notte e riduce la velocità

Man mano che l’età avanza i riflessi rallentano e anche guidare può diventare un problema. E la tecnologia, di solito, non è amica delle persone anziane. Il progetto DriveLAB vuole invece utilizzare la tecnologia proprio per aiutare gli anziani a guidare. Realizzato dai ricercatori britannici dell’università di Newcastle grazie all’impiego di un’auto elettrica trasformata in un laboratorio hi-tech per studiare le abitudini di guida dei più anziani, il progetto ha portato alla realizzazione di  un veicolo in grado di analizzare il movimento degli occhi dei guidatori, le loro reazioni, la capacità di accelerare e frenare e di mantenere la propria corsia.

Combinando questi dati con quelli ottenuti usando un simulatore di guida, i ricercatori sono riusciti a identificare le difficoltà e le paure che spesso inducono gli automobilisti più anziani ad abbandonare il volante. “DriveLAB ci sta aiutando a mettere a fuoco le criticità che incontrano gli anziani alla guida”, spiega il ricercatore Amy Guo, ” e ci sta aiutando a capire anche come superare questi problemi con l’aiuto della tecnologia”. Vengono sperimentati strumenti per la visione notturna e sistemi per il controllo della velocità. Anche i navigatori vengono tarati per gli anziani, con segnalazioni acustiche differenti e l’indicazione delle strade più sicure e con meno traffico in ogni percorso. Alla fase sperimentale dovrebbe fare seguito la vera e propria produzione di allestimenti per anziani. In Italia però non è detto che questi allestimenti con auto che vedono di notte e in grado di rallentare da sole incontreranno fortuna. Il “popolo” degli ottantenni al volante è infatti particolarmente agguerrito in materia di uguaglianza tra chi guida,  come  si è visto per la questione del rinnovo delle patenti.