Aspettando la Papamobile Albino Luciani e Karol Wojtyla giravano in Fiat 127…

Quando si parla di auto e di Vaticano, il pensiero corre subito alla Papamobile, nata alla fine degli Anni 70 su richiesta di Papa Giovanni Paolo II. Ma il rapporto fra coloro che sono stati chiamati a guidare spiritualmente il mondo cattolico e le quattroruote  è decisamente più vasto. E non solo perché nel parco veicoli della Città del Vaticano figurano anche svariate berline Mercedes-Benz decapottabili, berline blindate (Mercedes Classe S, Lancia Thesis, Volkswagen Phaeton)  e fuoristrada (Range Rover, Volvo XC90, Bmw X5)…  Con molte altre auto decisamente meno importanti  i Papi hanno avuto a che fare (soprattutto prima della fumata bianca) e di auto e di sicurezza hanno parlato e scritto in loro interventi. Alcuni “passaggi” sui Papi e sulle auto si ritrovano anche nella nuova biografia realizzata… nel centenario della nascita, di Albino Luciani, salito al soglio Pontificio col nome di Giovanni Paolo I e divenuto “il Papa dei 33 giorni”, ovvero del brevissimo periodo intercorso fra la sua elezione e la sua morte. Una biografia (scritta dal saggista Marco Roncalli ed edita da Edizioni San Paolo) che ripercorrendo la vita di Albino Luciani, dalla nascita, nel 1912, alla vigilia della Grande Guerra, sino alla morte avvolta nel mistero la notte del 28 settembre 1978, racconta diversi aneddoti legati al mondo delle auto. Per esempio racconta di quando proprio Albino Luciani e Karol Wojtyla, ospiti  nell’ottobre 1974 a un ricevimento all’Ambasciata tedesca presso la Santa Sede per i vescovi europei presenti al Sinodo, scelsero di raggiungere il Collegio Pontificio Polacco sull’Aventino non certo su una lussuosa berlina, ma su una semplicissima Fiat 127, guidata da monsignor Carlo Bolzan, segretario dell’allora patriarca di Venezia. Ma il libro di Marco Roncalli (736 pagine, 34 euro) racconta anche di quando,  nell’estate ’65 quando era vescovo di Vittorio Veneto, Albino  Luciani, rendendosi  conto che le strade erano sempre più trafficate, aveva scritto un lungo documento con considerazioni sulla prudenza al volante e sull’uso dell’auto, sulla velocità, la correttezza, ma anche il tasso alcolico del conducente,  ancora oggi, a distanza di mezzo secolo, attualissime. Ma l’auto è stata usata, da Papa Luciani, come termine di paragone del corpo umano, come “mezzo” per far capire ai fedeli  che, così come un’automobile, “anche il corpo e l’anima che Dio ci ha dato devono essere trattati bene”.