La crisi alla fine ha colpito anche i ricchi, il mercato del lusso, che sembrava poter passare indenne dai tagli e dalle nuove tasse. Un’agenzia Reuters rivela infatti come superbollo e spettacolarizzazione nei controlli anti-evasione stiano facendo crollare in Italia le vendite di Ferrari e di Maserati, del gruppo Fiat. L’agenzia si basa sui dati dell’associazione dei venditori di auto Federauto. “La contrazione delle vendite registrata nel primo trimestre di quest’anno di Ferrari, -51,5 per cento rispetto al pari periodo del 2011, e Maserati, -70 per cento, testimoniano come le scelte intraprese dal Governo abbiano letteralmente terrorizzato i potenziali clienti”, dice in una nota il presidente Federauto Filippo Pavan Bernacchi.
“Se nel resto del mondo le supercar made in Italy registrano crescite importanti, nel nostro Paese stanno vivendo una crisi senza precedenti”, continua la nota che chiede al governo “un passo indietro, come è stato fatto con la nautica o con gli emendamenti introdotti nel “Salva-Italia” che hanno alleggerito le tasse per elicotteri e aerei”. I provvedimenti iniziali avrebbero fatto sparire barche e motoscafi dai nostri porti con gravi danni per la nostra economia. Lo stesso principio vale per le auto, beni di lusso “filosoficamente” identici agli altri beni di lusso, spiega la nota. “Federauto appoggia senza se e senza ma la lotta all’evasione fiscale, però contesta la demonizzazione del possesso di questi beni e teme che, in questa sorta di caccia alle streghe, al rogo vadano solo una parte importante dei dealer italiani e i rispettivi dipendenti”, conclude Pavan Bernacchi sull’agenzia Reuters.