Retromarcia del Ministero dei Trasporti. Dopo l’annuncio che non avrebbe più spedito a casa i talloncini del rinnovo della patente (clicca qui per leggere l’articolo di Stradafacendo), del cambio di residenza e la comunicazione della decurtazioni dei punti per mancanza di fondi, il Ministero ha fatto dietrofront. Con una nuova circolare (l’avviso 13 del 15 marzo, prot. 7490), è stato infatti comunicato che è ripartita la spedizione dei tagliandi. Determinanti, in questo senso, le proteste arrivate al Ministero dei Trasporti dalle associazioni di categoria dell’autotrasporto.
La Conftrasporto aveva infatti portato all’attenzione le difficoltà provocate agli autisti professionali. Senza tagliando, infatti, i cittadini che vogliono recarsi all’estero devono richiedere il rilascio di un duplicato per ottenere un documento di guida valido per l’espatrio, spendendo 39 euro.
“Abbiamo contestato al Ministero”, ha spiegato Giuseppina Mussetola, segretario provinciale di Fai Brescia in un’intervista al Giornale di Brescia, “come per un autista professionista sia di fatto impossibile accedere al duplicato della patente in tempi utili. Non solo per i costi, ma anche perché gli autisti dispongono della carta di qualificazione e il numero della patente è riportato anche sulla scheda del cronotachigrafo. Il tutto porta al fermo dell’autista per un paio di mesi. Allora abbiamo proposto al Ministero di pagare noi i costi di spedizione con un versamento volontario”. Fai, si legge sempre sul Giornale di Brescia, ha proposto di “delegare alle agenzie di pratiche automobilistiche la distribuzione dei tagliandi di cambio di residenza e di rinnovo patenti. Il tutto, ovviamente, sotto i controllo del Dtt, così come già avviene per le targhe ed i passaggi”.