“Questo album è dedicato agli autotrasportatori, a quelle persone che con il loro lavoro garantiscono a tutti noi un futuro. Dieci brani che parlano della sicurezza sulle strade, della famiglia, del lavoro del camionista e delle tante difficoltà che questa vita riserva”. Con queste parole Peter Barcella, cantautore divenuto famoso con il motivo rap in dialetto bergamasco “He l’è hoeu, l’è houe” (tradotto in italiano significa se è su è su) , aveva presentato il suo ultimo album, intitolato Tir in tour.
Un cd che moltissimi autotrasportatori custodiscono gelosamente nella loro cabina di guida e che da oggi in poi ascolteranno con una nota di tristezza. Peter Barcella infatti è scomparso, a soli 59 anni, stroncato da un infarto, nella sua abitazione di Nembro, alle porte di Bergamo, dove una folla commossa si è riunita venerdì pomeriggio, nella chiesa parrocchiale di San Martino, per dargli l’ultimo saluto. E fra la folla c’erano anche numerosi autotrasportatori (in particolare della Fai di Bergamo con la quale Peter Barcella, promotore di numerose iniziative benefiche, ha collaborato e dove aveva numerosi amici) oltre a decine di appassionati di musica e rappresentanti del calcio bergamasco e in particolare dell’Atalanta (come gli ex nerazzurri Egidio Nicolini e Roberto Soldà), squadra di cui Barcella era grande tifoso così come dell’AlbinoLeffe.