“Le indagini hanno evidenziato la strategica alleanza conclusa tra la camorra casertana e imprenditori siciliani organici alla cosca Riina-Messina Denaro, al fine di conquistare il controllo monopolistico dei trasporti su gomma e della commercializzazione all’ingrosso di prodotti ortofrutticoli sull’asse Sicilia-Campania-Lazio, sulle tratte da e per i mercati dell’isola verso quelli campani e verso lo strategico mercato di Fondi”.
Così scrivono i cronisti del quotidiano Il Mattino di Napoli, in un articolo pubblicato nell’edizione del 3 febbraio 2012, nel quale si dà notizia delle sei ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip del Tribunale di Napoli, nei confronti di elementi di spicco dei due clan, con le quali si contestano i reati di associazione mafiosa, illecita concorrenza, intestazione fittizia di beni e traffico di armi. Tra i destinatari delle misure restrittive figurano Nicola Schiavone, figlio di Francesco, soprannominato Sandokan, capo indiscusso dei Casalesi, e Gaetano Riina, fratello di Salvatore, capo dei capi di Cosa Nostra. Uno dei sei destinatari delle ordinanze di custodia cautelare sarebbe stato segnalato nell’ambito della protesta dei forconi in Sicilia.