Il Cte, il consorzio che rappresenta i maggiori gruppi europei di trasporto merci, container in particolare, ha presentato ricorso contro Confindustria sui costi minimi di sicurezza per l’autotrasporto sostenendo che “é inammissibile il ricorso presentato al Tribunale amministrativo regionale del Lazio dalla confederazione degli industriali e da alcune associazioni contro la delibera dell’Osservatorio dell’autotrasporto che stabilisce i costi minimi di sicurezza”.
“Quei costi non violano affatto le norme sulla concorrenza, ma garantiscono invece la tutela della sicurezza stradale e la regolarità del mercato dell’autotrasporto di merci per conto di terzi”, ha commentato il presidente del Cte, Renzo Muratore. “Anche il vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti Mario Ciaccia, nell’incontro con le associazioni di categoria ha difeso l’impianto normativo che regolamenta i costi minimi di sicurezza e ha confermato la necessità di consentire agli autotrasportatori il riconoscimento dei costi incomprimibili della sicurezza”. Secondo Renzo Muratore, inoltre, “é fondamentale riconoscere un importo al vettore tale da consentire almeno la copertura dei costi minimi di esercizio e il rispetto dei parametri di sicurezza normativamente previsti. L’augurio è che la decisione del Tar sia in linea con quanto dichiarato dal Governo. L’insieme di tali condizioni, infatti, permetterebbe di sventare il fermo nazionale dell’autotrasporto previsto nelle prossime settimane ed evitare in tal modo enormi disagi per il sistema economico del Paese”.