Committenza e autotrasporto si scontrano davanti al Tar sui costi per la sicurezza

“I rappresentanti di  Fai , Fiap , Unitai, Fedit, Casartigiani, Confartigianato trasporti di alcuni consorzi di imprese di trasporti hanno già dato mandato a diversi legali perchè  difendano dinnanzi al Tar, il tribunale regionale amministrativo del Lazio,  i costi di sicurezza.  Se  qualcuno contava sul fatto che nessuno si sarebbe mai costituito per opporsi al tentativo ddella committenza di cancellare questi costi incomprimibili, voluti da una legge del parlamento italiano, si sbagliava di grosso: non lasceremo nulla d’intentato per vincere quella che consideriamo una battaglia di civiltà, per difendere la vita di migliaia e migliaia di persone che certa committenza è pronta invece a mettere in pericolo solo ed esclusivamente per aumentare il proprio guadagno”.

Con queste parole Pasquale Russo, segretario generale Conftrasporto ha replicato alle nuove notifiche di ricorsi al Tar contro la delibera dell’osservatorio che ha definito i costi della sicurezza presentate  dagli esponenti di Api, Esso, Conad e Coop, che hanno deciso di schierarsi al fianco di Confindustria nell’attacco alla legge sui costi per la sicurezza nel trasporto delle merci. “Nuove notifiche”, sottolinea Pasquale Russo, “che dimostrano solamente una cosa: che la norma comincia a funzionare e che una parte della committenza, temendo per i propri guadagni,  sta pressando su diversi fronti per farla saltare. Confindustria dopo aver fatto, inutilmente, un esposto a Bruxelles per cercare di contrastare la norma per la tutela della sicurezza, dopo essersi rivolta all’Antitrust, ora tenta la strada del Tar?  Noi risponderemo per le rime, schierandoci  uniti contro chi ha dimostrato più volte di non voler dialogare ma di usare tutte i mezzi, per carità leciti, per sfruttare il nostro mondo”.  Una risposta, quella data dal mondo dell’autotrasporto alla committenza, chiarissima, così come chiara è la critica che Pasquale Russo  riserva alla procedura  stabilita dai giudici del Tar: “In maniera irrituale e credo, poco corretta nei confronti delle controparti, il Tar ha già stabilito per il giorno 12 gennaio, a meno di un mese dalla presentazione del ricorso di Confindustria, la data della camera di consiglio per decidere sulla concessione della sospensiva. Concedendoci un lasso di tempo per difenderci veramente limitato, considerando anche che ci sono di mezzo le festività. Una velocità tanto encomiabile quanto insolita per la giustizia italiana che in moltissimi altri casi ha visto e vede attese di anni per ottenere risposta a un ricorso… “