Una pagina intera con dieci domande rivolte al presidente del consiglio Mario Monti per capire quanto stia realmente a cuore al suo Governo dei tecnici la sicurezza sulle strade, la vita di bambini, adulti, anziani. Vite che rischiano di essere messe in pericolo da quella parte della committenza che si ostina a contrastare la legge sui costi minimi per la sicurezza, che non vuole arrendersi all’idea di pagare un prezzo minimo per il trasporto delle proprie merci, pur sapendo benissimo che sotto quella cifra un’adeguata manutenzione dei tir risulta impossibile , così come risulta impossibile, proprio per mancanza di soldi, mettere al volante conducenti professionisti e non qualche extracomunitario preso per fame. La pagina è pubblicata nell’edizione del quotidiano Libero, diretto da Maurizio Belpietro, di mercoledì 21 dicembre su iniziativa di Fai Conftrasporto, che da anni si batte per garantire a tutti più sicurezza sulle strade. Una battaglia resa asprissima da una committenza che pur di tagliare i costi (e assicurarsi un maggior guadagno) sembra disposta a mettere a repentaglio delle vite umane.