Lui si chiama Roberto Merli, ha 48 anni e ha iniziato la sua carriera come allenatore di pallavolo a Parma, passando poi, sempre nel volley di alto livello a un ruolo di “motivatore” e di “team coaching”. E proprio con questo ruolo, Merli dovrà ora cercare di motivare i parmigiani verso una mobilità a basso impatto sull’atmosfera, in soldoni a inforcare la bicicletta. L’iniziativa è del Comune di Parma in collaborazione con Infomobility. Il progetto si chiama “Mobility Coaching”.
“Merli”, si legge sulla Gazzetta di Parma, “sarà il motivatore, colui che dovrà conoscere le esigenze dei partecipanti e convincerli del benessere psicofisico che le due ruote possono regalare. L’iniziativa, al via ad inizio ottobre, avrà un periodo di sperimentazione di 12 mesi, durante i quali saranno coinvolti venti dipendenti comunali; poi il progetto potrebbe estendersi alle imprese: “Il lavoratore che sta bene è meno stressato e rende di più – sottolineano da Infomobility – per questo gli imprenditori hanno manifestato subito grande interesse”.
“Bisogna prioritariamente combattere, come diceva Julio Velasco, la cultura dell’alibi, di cui siamo tutti, più o meno inconsciamente, cintura nera decimo dan”, scherza Merli.
Spesso, quindi, chi non utilizza la bicicletta, nemmeno quando l’auto non è necessaria, cerca di dar la colpa a fattori esterni: “Ogni persona è differente, con motivazioni soggettive diverse”, spiega il coach sulla Gazzetta di Parma. “Per questo lavorerò individualmente sui partecipanti, inizialmente sulla consapevolezza della condizione in cui ognuno si trova, poi sulle alternative che sono a disposizione: spesso si reiterano dei comportamenti perché non se ne conoscono altri”.