Stangata sull’autotrasporto, il caro-gasolio costerà al settore 1,5 miliardi di euro

L’ultimo balzo verso l’alto è stato provocato dall’aumento dell’Iva, ma è da tempo che il caro carburante sta contribuendo a svuotare le tasche degli italiani. Degli automobilisti e, soprattutto, dei camionisti che alla fine del 2011 si vedranno recapitare un conto salatissimo. Il caro-gasolio costerà infatti al settore dell’autotrasporto 1,5 miliardi di euro in più. Il calcolo è stato fatto dalla Cgia di Mestre, che è arrivata a questo importo stimando un consumo medio annuo di carburante dell’intero settore (113mila aziende) pari a 10,5 miliardi di litri, e paramentrandolo con gli aumenti avvenuti alla pompa dall’inizio dell’anno a oggi. 

In termini assoluti l’intero settore dell’autotrasporto si troverà a 2,19 miliardi di euro in più. Se a questo importo si stornano l’Iva (che per gli autotrasportatori è deducibile nella quasi totalità dei casi) e le accise (deducibili, con un risparmio fiscale per le aziende pari a 154,9 milioni di euro) i costi aggiuntivi netti saranno pari a 1,56 miliardi di euro.
“Una vera stangata che rischia di mettere in ginocchio moltissime aziende del settore ormai a corto di liquidità”, rileva Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia. “Visto che in Italia il 70 per cento circa delle merci viaggia su gomma è probabile un forte rincaro dei prezzi al consumo. In particolar modo dei prodotti alimentari freschi e degli ortofrutticoli”.