Nuove regole per il trasporto di merci pericolose. Online è infatti disponibile – all’indirizzo http://www.adr2011.it/ – la versione 2011 dell’accordo europeo per il trasporto internazionale delle merci pericolose su strada, entrato in vigore il 1 gennaio 2011 e obbligatorio dal 1 luglio 2011. L’accordo Adr sul trasporto di merci pericolose è un accordo internazionale tra paesi dell’Onu (Organizzazione delle Nazioni Unite) la cui finalità è quella di armonizzare le norme di sicurezza attinenti i trasporti internazionali di merci su strada, nonché di garantire per tali trasporti un livello accettabile di sicurezza. I Paesi che hanno sottoscritto l’Adr attualmente sono 45.
La sua struttura è semplice e compatta ed include due allegati tecnici. Allegato A: identificazione delle merci pericolose, delle prescrizioni di imballaggio e della loro etichettatura. Allegato B: costruzione, equipaggiamento e uso dei veicoli stradali destinati al trasporto delle merci pericolose.
L’Unione Europea, al fine di uniformare le norme inerenti il trasporto di merci pericolose sul territorio dell’Unione, ha emesso la direttiva 2008/68/CE, con la quale vengono armonizzate le disposizioni tecniche per il trasporto su strada, per ferrovia e per vie interne navigabili facendo diretto riferimento negli allegati ai corrispondenti accordi internazionali Adr, Rid e Adn.
Per quanto riguarda gli accordi multilaterali, l’Adr individua procedure particolari per autorizzare deroghe alle prescrizioni “armonizzate”.
Le deroghe, ammissibili esclusivamente in alcuni casi, vengono incluse in accordi multilaterali che per essere avviati devono essere sottoscritti da almeno due dei Paesi aderenti all’accordo Adr. In definitiva un accordo multilaterale, relativo a una deroga ben precisa, viene proposto da uno dei Paesi aderenti all’Adr (definito Paese iniziatore) agli altri Paesi per l’eventuale sottoscrizione. La lista degli accordi multilaterali attualmente in vigore è disponibile sul sito delle Nazioni Unite: tale lista riporta per ogni singolo accordo, l’argomento d’interesse, l’elenco dei Paesi che lo hanno sottoscritto, la data di scadenza e il testo dell’accordo. Alcuni di questi accordi multilaterali sono stati sottoscritti anche dall’Italia e quindi sono validi anche per i trasporti sul territorio nazionale italiano.