“Se i tagli contenuti nell’ultima versione della manovra dovessero essere confermati, un treno su due non potrà più circolare in Lombardia”. È questa la denuncia che avanza Giuseppe Biesuz, amministratore delegato di Trenord, la società che gestisce i servizi sui binari della Lombardia. “Se rimangono i numeri dell’ultima versione della manovra”, ha precisato Biesuz, “ci saranno tagliati, sul 2012, circa 200 milioni di euro, ovvero tra il 50 e il 60 per cento dei trasferimenti dello Stato. Questo significa, in termini di servizio, tagliare un treno su due, ma soprattutto significa essere costretti a ridimensionare l’azienda e quindi a creare un grosso problema di natura occupazionale”.
Secondo Biesuz, infatti, le prime proiezioni rese disponibili dai suoi tecnici, parlano di un taglio del personale di 1.500 dipendenti. “I costi di questa azienda”, ha aggiunto Biesuz, “sono sostanzialmente incomprimibili per il 70 per cento perché riguardano gli asset e il personale”.
Per questo motivo l’amministratore delegato di Trenord ha lanciato un appello al governo affinché “si possa recuperare un taglio che per il sistema ferroviario è inaccettabile”.