Tre modelli ricostruiti con estrema fedeltà ai progetti originali dell’automobile di Leonardo da Vinci verranno esposti da sabato 10 settembre a Viterbo nella Sala Regia di Palazzo Priori, il Municipio cittadino. L’automobile di Leonardo era rimasta a lungo un enigma, soprattutto a causa della documentazione incompleta offerta dai disegni. Per questo i precedenti tentativi di ricostruzione erano falliti. Dopo oltre cinque secoli di mistero e di tentativi più o meno riusciti, gli studiosi di Leonardo sono finalmente riusciti a dare un significato agli schizzi del foglio 812r del Codice Atlantico e a realizzare tre prototipi del carro semovente immaginato dal genio fiorentino.
La loro costruzione ha coinvolto esperti delle più varie discipline: ingegneri, progettisti e anche esperti di robotica, come l’americano Mark Rosheim che ha tradotto in un vero e proprio capolavoro di meccanica gli appunti di Leonardo.
Il primo modello è di “grandi dimensioni” (150 x 170 cm); il secondo, in scala minore (50 x 60 cm), è stato utilizzato per i test di funzionamento: su strada ha percorso trenta metri, spinto soltanto dalla forza delle molle; infine il terzo modello è “esploso” per evidenziare in maniera didatticamente efficace i singoli componenti meccanici del carro semovente. La mostra è già stata allestita a Parigi, Pechino, Berlino e Tunisi, ma anche a Torino e Roma. Ora è la volta di Viterbo.
Questi gli orari della mostra: dal 10 al 23 settembre, dal lunedì al venerdì dalla 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 18,30; il sabato dalle 9 alle 12,30 e dalle 16 alle 19; la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.