Nonostante i problemi legati alla sua entrata in funzione, il Sistema di tracciabilità dei rifiuti (Sistri) supera l’esame della commissione Territorio, Ambiente e Beni Ambientali del Senato e va avanti. Il ritorno al sistema cartaceo per la tracciabilità dei rifiuti, secondo la commissione, reintrodurrebbe quell’assoluta incertezza “intorno alla sorte definitiva di ingenti quantitativi di rifiuti, non solo pericolosi, che pone a rischio nel nostro Paese la salute dei cittadini oltre che la tutela dell’ambiente, creando i presupposti per il perdurare di traffici illeciti legati al settore dei rifiuti”.
Senza dimenticare i rischi degli oneri finanziari conseguenti alle procedura di infrazione per violazione della normativa comunitaria e gli imprevedibili esiti di eventuali azioni legali da parte di quanti hanno già sostenuto i costi necessari per adeguarsi per tempo al sistema Sistri”. Il sistema che permette la tracciabilità dei rifiuti, quindi, sarà ripristinato e, secondo la Commissione, deve diventare completamente operativo a partire dal primo gennaio 2012. Sono tuttavia state lasciate aperte delle porte per eventuali correttivi, dopo gli incontri con le organizzazioni del settore, per superare le difficoltà tecniche e operative e per verificare la necessità di ulteriori esenzioni per tipologie di rifiuti che non presentino aspetti di particolare criticità ambientale.