Non è finita la crisi del settore auto. Dopo i dati positivi di febbraio (+ 1,4 per cento), determinati soprattutto dalla spinta dei mercati più piccoli, a marzo le immatricolazioni in Europa sono tornate in rosso. Secondo i dati diffusi dall’Acea, a marzo nei 27 Paesi Ue più quelli Efta (gli Stati dell’associazione europea di libero scambio, ossia Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera), le nuove immatricolazioni hanno subito una flessione del 4,7 per cento rispetto a marzo 2010, con 1.602.131 unità rispetto alle 1.681.177 di un anno fa. Nei primi tre mesi dell’anno il mercato europeo è sceso del 2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2010, attestandosi a 3.690.389 unità.
L’Acea (Associazione che riunisce i costruttori presenti in Europa) evidenzia che, tra i cinque principali mercati, Francia (+6,1 per cento) e Germania (+11,4 per cento) hanno segnato un progresso, mentre Gran Bretagna (-7,9 per cento), Italia (-27,6 per cento) e Spagna (-29,1 per cento) hanno subito una flessione. In assoluto, è stata la Gran Bretagna a immatricolare più veicoli (366.101), seguita da Germania (327.921) e Francia (257.533). In Italia le vendite hanno segnato 187.687 unità e in Spagna 88.396 unità. Anche nel trimestre la flessione più accentuata è stata in Spagna (-27,3 per cento), seguita da Italia (-23,1 per cento) e Gran Bretagna (-8,7 per cento). In progresso, Germania (+13,9 per cento) e Francia (+8,9 per cento). Il calo maggiore l’ha segnato nel trimestre la Grecia (-54,4 per cento), mentre il progresso più accentuato se l’è aggiudicato la Lettonia (+131,7 per cento), che però è il mercato più piccolo.
Negativi i dati relativi al Gruppo Fiat che ha subito in Europa un calo del 20 per cento, passando da 133.563 vetture immatricolate a 106.836. A febbraio il gruppo torinese aveva registrato un calo del 16,7 per cento a 76.808 unità. Nei primi tre mesi del 2011 il Lingotto ha immatricolato 263.894 unità, in flessione del 19 per cento rispetto alle 325.961 vetture vendute nello stesso periodo del 2010. In calo anche la quota di mercato che passa dal 7,9 per cento di un anno fa a 6,7 per cento. Riguardo ai singoli marchi, Fiat a marzo ha immatricolato in Europa 79.692 nuovi veicoli, in calo del 27,3 per cento rispetto ad un anno fa, Lancia 10.008 unità(-23,9 per cento), mentre Alfa Romeo guadagna il 65,3 per cento a 16.266 unità. Nel trimestre, il brand Fiat ha venduto 196.340 vetture (-25,6 per cento), Lancia 25.847 (-23,1 per cento) e Alfa Romeo 39.964 (+49,4 per cento). Da Torino intanto commentano i dati ricordando che Panda e 500 sono le auto più vendute del settore A ed evidenziando i “risultati eccezionali” di Alfa Romeo.
Tra i marchi esteri, Chrysler, che include Dodge e Jeep, ha segnato a marzo il calo maggiore (-41,6 per cento) con 3.004 nuove immatricolazioni. Tra i generalisti, il marchio Volkswagen si conferma il primo in Europa (a marzo +3,3 per cento a 178.113 e l’11,1 per cento di quota), seguito da Ford (-16,3 per cento a marzo a 142.789 unità e una quota dell’8,9 per cento), Opel (con vendite invariate a 125.226 unità e quota al 7,8 per cento). Renault è quarta in classifica (-13,8 per cento a 115.558 unità e una quota del 7,2 per cento), mentre Peugeot (a 109.611 unità in calo del 9,3 per cento e una quota del 6,8 per cento) è quinta. Tra le tedesche di lusso, in crescita Audi (+7,4 per cento a 77.987 unità e il 4,9 per cento di quota) e Bmw (+7,1 per cento a 90.267 unità e una quota del 5,6 per cento). Quest’ultima si riprende il primato tra le case di lusso in Europa. In calo, invece, le vendite a marzo di Mercedes (-0,6 per cento a 61.617 unità a 3,8 per cento di quota). Tra le giapponesi, Toyota è in crescita dell’1,1 per cento a 72.232 unità (4,5 per cento la quota), mentre le vendite di Nissan aumentano del 34,2 per cento a marzo a 59.291 unità (3,7 per cento la quota).