Tangenziale est esterna di Milano, presentato il progetto definitivo

Dopo la Brebemi e la Pedemontana è stato presentato il progetto definitivo della “terza sorella” delle nuove autostrade lombarde: la Tem, Tangenziale est esterna milanese. All’evento è intervenuto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni (nella foto), insieme all’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo; presenti inoltre i presidenti delle Province di Milano, Guido Podestà, di Monza e Brianza, Dario Allevi, e di Lodi, Pietro Foroni. “Il progetto definitivo della Tem”, ha detto Formigoni, “completa il trittico delle grandi opere di viabilità che Regione Lombardia ha voluto, ossia la Pedemontana, la Brebemi e la Tangenziale est esterna di Milano, che permette lo scorrimento veloce lungo l’asse della Lombardia, il famoso corridoio 5, aumentando la velocità e la sicurezza di transito delle persone e delle merci e anche migliorando la situazione complessiva dell’intero Nord Italia”. “Si tratta di un’opera di valenza europea strategica, che viene finalmente completata. Se poi si tiene conto dei grandi investimenti fatti sulla rete ferroviaria, del completamento dell’alta velocità, della realizzazione di alcune linee di interesse regionale e del progetto sulle metropolitane, in questa legislatura regionale noi contiamo di completare il recupero del gap infrastrutturale che penalizzava la Lombardia e che ho trovato nel 1995. Abbiamo lavorato in questi anni in perfetto accordo con i sindaci, con le Province con gli enti interessati e intendiamo mantenere fino in fondo gli impegni presi”, ha dichiarato il governatore della Lombardia, “non si tratta solo di alcuni assi a scorrimento veloce, ma di sistemi viabilistici che comprendono una serie di interventi di viabilità locale con mitigazioni ambientali, la realizzazione di piste ciclabili e la piantumazione di alberi.
Anche in questo campo la Lombardia è e sarà moderna e all’avanguardia rispetto ai progetti più avveniristici che vengono realizzati nel resto del mondo. Noi realizzeremo qualche cosa di assolutamente innovativo anche su questo versante. La Lombardia ha dimostrato di essere brava a fare da sé”, ha aggiunto Formigoni riferendosi ai finanziamenti per la realizzazione delle infrastrutture, “Tem e Brebemi sono totalmente autofinanziate da soldi lombardi e Pedemontana è autofinanziata al 75 per cento. Dunque il contributo dello Stato è minimo: è essenziale, e quindi lo Stato deve mantenere i suoi impegni, ma minimo”.
“La pubblicazione del progetto definitivo di Tem”, ha detto l’assessore Cattaneo nel corso del suo intervento, “segna una tappa importante verso l’apertura dei cantieri e apre una fase delicata e cruciale per garantire il risultato finale. Una fase che dà la parola alla popolazione locale, ai Comuni, che potranno presentare osservazioni e dare il proprio contributo affinché il progetto da approvare – prima in Conferenza di Servizi, poi al Cipe – sia non solo il migliore tra quelli possibili, ma anche il più condiviso. La Tem ci permetterà di drenare le arterie, parzialmente ostruite, delle tangenziali di Milano che ormai, nelle tratte più cariche, sopportano un traffico pari a circa 160.000 veicoli al giorno. L’opera infatti assorbirà oltre 75.000 veicoli giornalieri, di cui 35.000 dal traffico locale, e ci farà risparmiare nove milioni di ore annuali di viaggio e 15 milioni litri/anno di carburante.
Una volta realizzate quelle che, in Regione, ormai chiamiamo affettuosamente “le tre sorelle”, la Lombardia avrà, entro il 2015, 180 chilometri di nuove autostrade, senza contare quasi 100 chilometri di nuova viabilità connessa. Questo è però anche un disegno complessivo che riguarda metropolitane, treni e metrotramvie e lo stesso Accordo di programma che ci ha permesso di costruire il consenso del territorio su questa opera, include sia la tangenziale esterna che interventi nell’ambito ferroviario e metropolitano del trasporto pubblico locale”.
Rispondendo alle critiche mosse oggi da Legambiente, l’assessore ha ricordato che “queste opere hanno sempre sollevato critiche, anche se poi constato che, quando vengono realizzate, risolvono anche molti problemi ambientali e di inquinamento e spesso il parere di chi si opponeva cambia drasticamente: ricordo che moltissimi criticavano la quarta corsia della Milano-Bergamo, perché avrebbe prodotto traffico e inquinamento in più, mentre i fatti hanno dimostrato che l’inquinamento e il traffico sono stati ridotti. Sarà così anche per la Tem: l’abbiamo progettata con un basso impatto ambientale e curato particolarmente l’inserimento nel territorio. Sono certo che le situazioni attuali delle tangenziali di Milano, in cui nelle ore di punta si rimane a lungo in coda, non fa bene né alle esigenze di mobilità né all’ambiente”.
Riguardo ai problemi nei prolungamenti della M2 fino a Vimercate e della M3 fino a Paullo, l’assessore ha ricordato che questi erano noti: “Chiediamo da tempo che anche i sindaci si rendano conto della necessità, imposta dalla legge, di contribuire al finanziamento, che è previsto per il 60 per cento a carico dello Stato e per il 40 per cento a carico del territorio. E a chi dice che le autostrade distraggono fondi pubblici dal potenziamento del trasporto su ferro rispondo che non è vero: per la Tem non ci sarà un euro di contributo pubblico e, al contrario, con le risorse dell’autostrada si finanzieranno anche interventi per il trasporto pubblico su ferro”.