Due ruote: in calo gli incidenti,
ma ancora troppi scontri nelle città

Tra il 2000 e il 2008 in Italia si è registrata una diminuzione del 15 per cento degli incidenti che coinvolgono i veicoli motorizzati a due ruote, a fronte di un aumento dell’11,5 per cento dei mezzi in circolazione. Lo scrive il portale dell’Anas “Le strade dell’informazione” citando uno studio effettuato dall’Aci. Decisamente diverse tra loro le statistiche di ciclomotori e motocicli. Se per i primi – i veicoli veicoli con cilindrata inferiore a 50 cc – è stato registrato un netto calo d’incidenti (il 51 per cento con un tasso medio annuo del 5,6 per cento), i motocicli, pur con un considerevole aumento di mezzi in circolazione (+73 per cento), hanno avuto un preoccupante aumento degli incidenti (77 per cento con un tasso medio annuo pari a +8,5 per cento). I tassi di mortalità, in questo caso sia per i ciclomotori sia per i motocicli, risultano comunque in diminuzione tra il 2000 e il 2008 (-26 per cento per i ciclomotori e -19 per cento per i motocicli).
Relativamente alle singole regioni italiane, le “peggiori” in materia di incidenti motociclistici sono la Lombardia e il Lazio. Il numero maggiore di morti in rapporto agli incidenti si registra su statali, regionali e provinciali, ma in assoluto i centauri sono più soggetti a cadute e scontri sulle strade urbane (80 per cento del totale), dove le moto vengono utilizzate per muoversi più agevolmente all’interno del traffico. “La tipologia di incidente prevalente”, si legge sul portale Le strade dell’informazione, “è lo scontro laterale e frontale-laterale, che avviene negli incroci ed intersezioni e che indica la scorretta abitudine dei conducenti a due ruote di viaggiare a zig zag tra i veicoli, oltrepassando la linea di mezzeria. Una percentuale di incidenti importante è causata dall’urto con veicoli fermi, spesso in conseguenza della sosta in doppia fila delle autovetture”.