Se dovete accompagnare in auto da qualche parte qualcuno che, diciamo, non stimate, assicuratevi che il viaggio non duri più di 20 minuti. Altrimenti, tra voi e il vostro passeggero scatterà sicuramente una lite. Secondo un’indagine effettuata tra gli automobilisti britannici e pubblicato dal “Daily Mail” servono in media 22 minuti prima che scatti la scintilla del litigio in auto. La macchina viene considerato il luogo peggiore per litigare. Ma da cosa può dipendere il battibecco? Sempre il base all’inchiesta raccolta dalla casa automobilistica Seat sugli automobilisti inglesi (gli intervistati potevano dare più di una risposta), il motivo più frequente di litigio sono i differenti pareri sulla strada da percorrere (44 per cento), poi i problemi di parcheggio (37 per cento), l’eccesso di velocità (34 per cento). Ma c’è anche chi litiga per il riscaldamento troppo alto o l’aria condizionata troppo bassa e la scelta della musica.
“A luglio”, scrive a tal proposito il Corriere della Sera, “fece scalpore in Germania la reazione di un padre che, dopo un violento litigio, buttò fuori dall’auto il figlio quattordicenne, lo lasciò in mezzo all’autostrada e spinse sull’acceleratore. Quando la polizia di Würzburg soccorse il ragazzo, il padre aveva già percorso 180 chilometri. Dalla ricerca britannica emerge che almeno un automobilista su cinque abbia già fatto scendere il compagno di viaggio dall’auto e si sia poi rifiutato di farlo risalire. Tuttavia, quasi nella stessa percentuale sono stati i compagni di viaggio a pretendere di fermare l’auto e di proseguire a piedi. Per molte coppie (22 per cento) viaggiare insieme in auto è diventato talmente stressante che ci rinunciano a priori”.
Secondo alcuni psicologi, tra le origini delle liti in auto ci sono anche l’impossibilità di guardarsi negli occhi, lo spazio ristretto e l’impossibilità di fuga.