Corleone, in provincia di Palermo, è un paese che in tutto il mondo viene ormai legato alla mafia. Nella saga del Padrino di Francis Ford Coppola il capomafia è Vito Corleone. Un legame nato non soltanto dalla finzione, visto che Totò Riina è nato e cresciuto proprio a Corleone e ha scalato tutti i gradini della malavita organizzata con il clan sanguinario dei corleonesi. Anche per questo diventa fondamentale che lo Stato si faccia sentire vicino ai residenti del comune palermitano. Così sono stati il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, e il presidente del Senato, Renato Schifani, a inaugurare a Marineo, nel comune di Corleone l’apertura al traffico di un tratto della nuova Strada statale 118 “Corleonese-Agrigentina”.
“Con questo governo i sogni diventano realtà”, ha detto Matteoli. “In questi due anni la Sicilia ha visto la realizzazione di opere importanti. Certamente non sono stati risolti tutti i problemi infrastrutturali della Regione ma, nonostante la carenza di risorse economiche a disposizione, abbiamo portato avanti il programma che ci eravamo prefissati all’inizio della legislatura. Il governo”, ha aggiunto Matteoli, “ha intenzione di rilanciare il piano di infrastrutturazione del Paese senza trascurare alcuna area. Per esempio, non è sopportabile che l’Alta velocità ferroviaria si fermi a Salerno e non arrivi fino in Sicilia. Con le Ferrovie dello Stato stiamo lavorando affinchè questo progetto sia realizzabile”.
Alla cerimonia di inaugurazione del nuovo tratto della Strada statale 118 “Corleonese-Agrigentina” erano presenti anche il presidente della Provincia di Palermo, Giovanni Avanti, e il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci. L’opera, del valore di 20 milioni di euro, costituisce il terzo di cinque lotti nel tratto compreso tra Marineo e Corleone e che attraversano i territori di Santa Cristina Gela, Piana degli Albanesi, Monreale e Corleone, in Provincia di Palermo.