Il 30 per cento di costi in meno. È quello che si può risparmiare utilizzando auto a metano al posto di quelle tradizionali. Il dato è emerso durante il convegno “Metano per autotrazione: dalla teoria alla pratica. Le migliori esperienze di flotte aziendali a confronto”, organizzato dalla rivista Metauto Magazine, da Econometrica e dall’Eni, che si è tenuto a Roma in occasione del Congresso Mondiale sul metano per autotrazione NGV 2010. Al convegno i rappresentanti di importanti aziende di livello nazionale e internazionale che già usano nelle loro flotte aziendali mezzi alimentati a metano hanno descritto la loro esperienza tracciando un quadro degli importanti vantaggi che è possibile ottenere grazie all’uso di questo carburante.
A cominciare da quelli economici che, come già anticipato, possono arrivare al 30 per cento della spesa per il carburante, come ha affermato Roberto Molino, amministratore delegato di Vepal, società che si occupa di trasporti espressi ed operante nel nord Italia. “Entro il primo semestre 2012″, ha detto Molino, “il 60 per cento della nostra flotta dovrà essere composto da veicoli alimentati a metano. Da questa operazione ci aspettiamo un risparmio sulla voce carburante di 150mila euro all’anno”. Anche Marco Onorati, responsabile commodity ufficio acquisti di Ericsson Telecomunicazioni, nella sua presentazione ha messo in rilievo il grande potenziale di risparmio garantito dall’uso di mezzi alimentati a metano. “Considerando una flotta di 1.000 veicoli con una percorrenza media di 25mila chilometri all’anno l’uso di mezzi alimentati a metano comporta un risparmio di circa 400mila euro all’anno”. Anche per quel che riguarda i veicoli speciali l’uso del metano può apportare consistenti risparmi. Come messo in evidenza durante l’intervento di Tiziano Suppa, responsabile area pianificazione tecnica e controllo di Ama Roma, i dati sui costi di esercizio per un autocarro pesante a tre assi mostrano un risparmio stimato di 4.000 euro all’anno per un veicolo alimentato a metano rispetto a uno alimentato a gasolio. Il risparmio sui costi di esercizio derivante dall’utilizzo di 205 veicoli a metano su un totale di 2.800 veicoli che compongono la flotta di Ama Roma ammonta poi a più di 300mila euro all’anno.
Al convegno non si è parlato solamente di risparmio economico. Il metano offre infatti anche importanti vantaggi ecologici. “L’uso di mezzi alimentati a metano” – ha dichiarato Nicola Piazza, amministratore delegato di Würth Italia, società che ha a disposizione una flotta composta da circa 1.000 auto alimentate a metano, “presenta una valenza positiva sul piano dei benefici ambientali, grazie a emissioni di CO2 ridotte di circa il 23 per cento ed emissioni di particolato ridotte praticamente a zero”. I mezzi alimentati a metano consentono anche una maggior libertà di circolazione. “Grazie all’adozione di veicoli alimentati a metano”, ha sottolineato Ercole Oldrati, presidente di Coop Aura, società specializzata nella distribuzione di farmaci, “è stato possibile per noi ottenere una notevole facilitazione nelle operazioni di consegna all’interno dei centri storici”.
All’esposizione delle case history aziendali è seguita una tavola rotonda a cui hanno preso parte i protagonisti del settore del metano per autotrazione in Italia. Ivan Dordolo, vice presidente grandi clienti terziario e metano per autotrazione di Eni gas & power, ha aperto i lavori affermando che “è molto importante che a livello nazionale si disponga di una strategia solida per il sostegno del settore del metano. L’attuale fiscalità favorevole, che si concretizza in un regime di accise molto ridotte, dovrebbe quindi essere mantenuta sostanzialmente invariata nel tempo”. I rappresentanti della case automobilistiche (Daniele Chiari, senior vice president di Fiat Group Automobiles, Massimo Nordio, direttore di Volkswagen e Dario Albano, direttore commerciale di Mercedes-Benz veicoli commerciali) hanno poi riaffermato l’impegno delle case nella produzione di nuovi modelli di auto alimentate a metano, sottolineando però che lo scenario attuale evidenzia chiaramente che l’alimentazione a metano necessita di condizioni favorevoli al suo sviluppo. Nell’intervento di Fabrizio Ruggiero, direttore generale di Leasys si è messo in evidenza come la scelta del metano per le aziende sia sostenuta anche dalle società di noleggio, che la appoggiano fornendo servizi per rendere ancora più ecocompatibile il parco auto aziendale. A conclusione dei lavori sono intervenuti Giacomo Orlanda, coordinatore del gruppo tecnico delle regioni per la rete carburanti, Dante Natali, presidente di Federmetano, e Paolo Vettori, presidente di Assogasmetano, che hanno sottolineato come la situazione della rete distributiva del metano sia molto migliorata negli ultimi anni, grazie a un ritmo di crescita di 60 impianti all’anno, e che una priorità dovrebbe essere quella di promuovere lo sviluppo di una rete di qualità, che garantisca rifornimenti in 3-4 minuti agli autoveicoli.
Concludendo i lavori, Gian Primo Quagliano, direttore di Metauto Magazine e presidente di Econometrica, ha affermato che per il settore automobilistico occorre uscire dalla logica degli interventi congiunturali per adottare misure di carattere strutturale. In particolare, per il metano, occorrerebbe adottare da subito tutte le misure che non costano per lo Stato e che possono agevolare il settore. In particolare occorrerebbe rimuovere tutti i vincoli di carattere normativo (che tra l’altro in Europa non esistono), che ostacolano la diffusione dei distributori e l’introduzione dei self service e dei multidispenser. In attesa che provvedimenti di questo tipo possano dare risultati, per il metano occorrerebbe però un ponte di carattere congiunturale costituito da provvedimenti di sostegno della domanda che attutiscano l’impatto della fine degli incentivi del 2009.