Uggè: nello “scontro” col Corriere Confindustria ha avuto la peggio

La lettura dell’articolo sui “padroncini” realizzato nei giorni scorsi su Corriere della Sera da Dario Di Vico  (davvero ben fatto, con l’evidente intento  di analizzare e raccontare obiettivamente una determinata realtà senza partire da posizioni predeterminate e senza dover difendere precise posizioni, facendo semplicemente il mestiere del giornalista così come più spesso dovrebbe essere svolto) e il commento fatto dal vicepresidente di Confindustria Cesare Trevisani e pubblicato su generazionepropro.corriere.it impongono alcune riflessioni. La prima, è più immediata, è che un’evidente preoccupazione traspare nelle parole di Cesare Trevisan. Forse perché il primo giornale italiano e un professionista di valore si occupano di mettere in evidenza fatti e misfatti di un settore fino a oggi trascurato? Continua a leggere

Sull’autotrasporto si scontrano Il Corriere e Confindustria

Lo stile è indubbiamente quello del  fair play, ma la sostanza racconta di un vero e proprio scontro, quello (a colpi di penna) avvenuto fra Cesare Trevisani, vice presidente di Confindustria per infrastrutture, logistica e mobilità, e Dario Di Vico, giornalista del Corriere della Sera e autore di un recentissimo articolo, richiamato in prima pagina sul quotidiano di via Solferino, dedicato al mondo dell’autotrasporto e in particolare dei padroncini. Ed è proprio quell’articolo al centro del duro scambio di prese di posizione, (pubblicate su generazionepropro.corriere.it), solo in parte mitigato dallo stile di scrittura. Continua a leggere

Altro che mezzi pubblici, in auto
più dell’80% degli spostamenti

All’auto non si rinuncia. Mai, nemmeno in tempo di crisi. Anche se gli spostamenti sono diminuiti (-2,1 per cento nel 2009), gli italiani non vogliono proprio lasciare l’auto in garage e optare per i mezzi pubblici: la quota di mercato dell’auto, infatti, non solo non è diminuita, ma è aumentata, tornando al di sopra dell’80 per cento (80,8 per cento), vale a dire ai livelli pre-crisi del 2007. Il Settimo rapporto sulla mobilità urbana realizzato da Asstra e Isfort conferma, insomma, che gli italiani, nonostante le difficoltà, continuano a essere degli auto-maniaci: l’uso della macchina, nel 2009, è infatti cresciuto del 4,1 per cento, mentre gli spostamenti sulle due ruote sono diminuiti del 3,1 per cento e i passeggeri trasportati dai mezzi pubblici sono scesi addirittura del 5,4 per cento.

La benzina non si fa in autostrada: nel 2009 vendite in calo del 3,9%

Il bilancio è negativo ma, viste le premesse, poteva addirittura essere un disastro. Il 2009 è stato comunque un anno da dimenticare per i distributori di carburante posizionati sulle autostrade. Secondo i dati dell’Unione petrolifera, nel 2009 le vendite di carburanti sulla rete autostradale sono scese del 3,2 per cento: particolarmente forte la flessione della benzina (-3,9 per cento a circa 568mila tonnellate), mentre il calo del gasolio è stato lievemente più contenuto (-3,1 per cento a 2,1 milioni di tonnellate). Le vendite autostradali sono state penalizzate in particolare da un disastroso primo trimestre, quando si è registrato un tonfo del 12,4 per cento per entrambi i carburanti. Continua a leggere