Sicurezza stradale e giovani,
c’è uno “spam” che tocca il cuore

C’è una catena di Sant’Antonio che ormai da alcuni mesi gira nel web. Uno “spam” che a differenza di altri vale la pena di leggere. Una catena per pensare alla sicurezza stradale, ai rischi che si corrono mettendosi alla guida in stato di ebbrezza. Anche Stradafacendo vuole sposare questa causa. Bastano un paio di minuti per leggere queste righe, poi se ne devono impiegare almeno altrettante per riflettere su questo tema. A voi, come al solito, i commenti.
“Mamma, sono uscita con amici. Sono andata  ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: di non  bere alcolici. Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo  guidare, così ho bevuto una Sprite. Mi sono sentita orgogliosa di me  stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici. Ho fatto una scelta sana e il tuo consiglio è stato giusto. Quando la festa è finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo.
Io ho  preso la mia macchina con la certezza che ero sobria. Non potevo  immaginare, mamma, ciò che mi aspettava… Qualcosa di inaspettato!
Ora sono qui sdraiata sull’asfalto e sento un  poliziotto che dice:  “Il ragazzo che ha provocato l’incidente era ubriaco”.
Mamma, la tua voce  sembra così lontana! Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando, con  tutte le mie forze, di non piangere.
Posso sentire i medici che dicono: “questa ragazza non ce la farà”.
Sono certa che il ragazzo alla guida dell’altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre  andava a tutta velocità. Alla  fine lui ha deciso di bere e io adesso devo  morire…
Perché le persone fanno tutto questo, mamma? Sapendo che distruggeranno delle vite?
Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente.
Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, dì a papà di essere forte. Qualcuno  doveva dire a quel ragazzo che non si deve bere e guidare…
Forse, se i suoi  glielo avessero detto, io adesso sarei viva…
La mia respirazione si fa  sempre più debole e incomincio ad avere veramente paura.
Questi sono i miei ultimi momenti, e mi sento  così disperata…
Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono  sdraiata, qui, morente.
Mi piacerebbe dirti  che ti voglio bene. Per questo… ti  voglio bene e… addio”.

Queste parole sono state scritte da un giornalista  che era presente all’incidente. La ragazza, mentre  moriva, sussurrava queste  parole e il giornalista scriveva…  Scioccato.
Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza.
Se questo messaggio è arrivato fino a te e  lo cancelli… potresti perdere l’opportunità, anche se non bevi, di far  capire a molte persone che la tua stessa vita è in pericolo. Questo piccolo gesto può fare la differenza. Mandalo a tutti quelli che conosci.
Grazie