Traghetti: accosti a Olbia, il Tar della Sardegna blocca i privilegi

L’Autorità portuale di Olbia e Golfo Aranci dovrà “riscrivere” i criteri di valutazione precedentemente adottati per la regolamentazione annuale degli accosti. Criteri che privilegiavano gli operatori “storici” dello scalo rispetto ai nuovi. L’opposizione al sistema di regole adottato era stata presentata al Tar della Sardegna dall’operatore Stradeblu che si era visto respingere l’istanza di attracco per i servizi di trasporto ro-ro e di traghetto ro-ro pax, effettuati con partenza da Livorno e diretti a Olbia. Nello specifico la richiesta dell’operatore marittimo di attraccare a orari in linea con le necessità dell’utenza, e simili a quelli accordati ad altri operatori, era stata rigettata in virtù di un trattamento di maggior favore rispetto agli operatori storicamente impegnati nel servizio. Una concessione di attracco era, in verità, stata concessa, ma al terminal dell’Isola Bianca e con orari e modalità incompatibili con le esigenze dell’utenza, sia passeggeri sia merci. Nel ricorso presentato al Tribunale Amministrativo sardo, Stradeblu ha dimostrato come la sua estromissione violi le norme e i principi, sia nazionali sia comunitari, di tutela della concorrenza, a maggior ragione quando trattasi di nuovi operatori, e soprattutto in pieno periodo promozionale per i servizi di trasporto legati alla prossima stagione estiva.
Accolte, quindi dal Tar le argomentazioni di Stradeblu, “il cui ricorso appare fondato quanto meno sotto i profili della disparità di trattamento e dell’irrazionalità dell’adozione del criterio di priorità costituito dalla preferenza commerciale accordata per la continuità di presenza, nel corso degli anni, da parte dell’armamento”; che sussiste il requisito del ‘periculum in mora’, stante l’approssimarsi della stagione estiva.
Il Tar ha deciso la sospensione delle “Linee guida relative alla pianificazione degli accosti per il 2010″, proprio per permettere il rapido riesame della programmazione, che deve tener conto dei principi di imparzialità, parità di trattamento e non discriminazione.