C’è una gara ciclistica nella quale vince chi arriva ultimo. Chi taglia per primo il traguardo infatti non si è distratto abbastanza. Nella gara cicloartistica organizzata per domenica 28 marzo attorno al lago di Varese vince chi, pedalando, riesce a raccogliere il maggior numero di osservazioni, sensazioni, curiosità. Tutti possono partecipare. L’importante è muoversi in bicicletta e dare via libera alla fantasia, alla ricerca del metodo più adatto per distrarsi, cioè per “essere impressionisti, assorbire come spugne” il paesaggio lacustre e poi rilasciare tutte le sensazioni acquisite. Come? Con qualsiasi mezzo: fotocamera, blocco schizzi, erbario, sacchetto di plastica dell’Esselunga, sacco della spazzatura, memoria visiva, memoria olfattiva, scritte sulla propria mano… sono solo alcuni dei suggerimenti che vengono dall’associazione Mosaico progettuale, organizzatrice dell’evento.
Nel corso della giornata il presidente e lo staff dell’associazione daranno ai partecipanti un ulteriore aiuto per distrarsi, attraverso “declamazioni” che forniranno anche alcune informazioni sul percorso. Il traguardo verrà svelato infatti solo all’ultimo momento, mentre per ora si conoscono solo orario e luogo della partenza: alle 10 dal chiostro di Voltorre a Gavirate. Da qui si proseguirà imboccando la pista ciclopedonale che si snoda attorno al lago, circuito che ogni cicloartista potrà decidere di seguire o di abbandonare immediatamente. Tappa fissa la Palude Brabbia, dove i volontari della Lipu di Varese introdurranno il gruppo alla storia, all’ambiente, all’ecologia e alle caratteristiche del luogo. Tutto il resto sarà da scoprire autonomamente, puntando all’interno o all’esterno della pista, alla ricerca di monumenti, vedute particolari, scorci verdi, segni lasciati dall’uomo…
L’associazione Mosaico progettuale fa solo un’ultima raccomandazione: studiare il pranzo al sacco “fino all’ultima briciola”. Anche questo infatti sarà valido ai fini del punteggio finale.