Treni in ritardo, vagoni affollati e sporchi, caldi d’estate e freddi d’inverno. Con i pendolari che schiumano rabbia e protestano per la situazione. Protestano, spesso, e continueranno a protestare sempre. Non lo dice un leader sindacale, ma l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato: “Per i pendolari le proteste ci saranno sempre, perché nei giorni feriali e nelle due ore di punta l’affollamento è tale per cui avere posti e treni per tutti è difficile. È un problema non solo italiano, ma mondiale”. Lo ha detto proprio Mauro Moretti, intervenendo martedì alla trasmissione Mattino5 e spiegando che “è difficile pensare di avere una flotta adeguata solo per quelle due ore di punta, per il resto del giorno sarebbe sovradimensionata”.
Nonostante i disagi e le previste proteste, Moretti è soddisfatto: “I clienti stanno crescendo. Anche se ci sono contestazioni ai treni, tutti sanno che sarebbe peggio prendere la macchina per fare ore di fila senza sapere quando si arriva”. Anche perché, secondo l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, la puntualità sta sensibilmente migliorando: “In questi primi mesi dell’anno è a livelli superiori rispetto all’anno scorso e ai livelli contrattuali con le Regioni”. Buone notizie anche relativamente alla pulizia dei treni: “Abbiamo cambiato quasi tutte le ditte”, ha detto Moretti, “in alcune regioni i risultati sono già soddisfacenti, come la Puglia, in altre lo saranno al massimo entro tre-quattro mesi”.
Treni più puntuale e più puliti. Il prossimo passo è legato a un nuovo piano di investimenti, da due miliardi di euro, per i treni del trasporto pendolare, “di cui 1,5 già affidati. Stiamo facendo questo investimento”, ha spiegato Moretti, “per aumentare l’offerta nelle grandi città. Le prime carrozze arriveranno tra un anno, un anno e mezzo, nel frattempo stiamo ammodernando il parco esistente”. Investimenti anche per l’Alta velocità. In programma nei prossimi tre anni investimenti “da 3,5 miliardi in materiale rotabile e 15 miliardi in infrastrutture”.