Un giudice di pace di Genova, Elena Paolicchi, potrebbe con una sentenza aver messo addirittura in discussione il sistema dei tutor. Dopo i semafori che danno le multe, insomma, anche le telecamere sull’autostrada vengono posti sul banco degli imputati. Il giudice ha infatti annullato una multa generata dal tutor sull’autostrada A7, Milano-Genova. Il ricorso era stato presentato dal portale strademulte.it assistito dall’avvocato Patrizia Urbini.
“Abbiamo presentato una memoria di una ventina di pagine”, spiegano sul Secolo XIX di mercoledì i responsabili di strademulte.it. “Come ha già sentenziato anche un giudice di Viterbo non si può applicare la tolleranza sulla velocità del 5 per cento, ma la tolleranza dovrebbe essere tra il 10 e il 20 per cento perché possono esserci errori nei vari passaggi”.
La Polizia Stradale avrebbe poi ammesso che il collaudo dei tutor avviene senza tecnici superpartes, ma viene fatto dalle stesse ditte installatrici. Altro aspetto presente nel ricorso è l’assenza dei cartelli che indicano le barriere. Come capire poi se il tutor ha funzionato correttamente? Gli agenti non hanno competenze tecniche specifiche e nessuno effettua controlli annuali come previsto da una legge del 1991 e dalle direttive europee. La sentenza non farà giurisprudenza, ma potrebbe essere la prima di una lunga serie.